Nell’ultimo decennio la tecnologia ha senza dubbio compiuto una notevole evoluzione, arrivando ad impostare degli standard
considerati oggi scontati ma che in realtà sono tutt’altro. Basti pensare alla facilità con cui riusciamo ad ottenere qualsiasi tipo di informazioni in pochi secondi, o al modo in cui possiamo comunicare senza troppi problemi con persone dall’altra parte del mondo.
Queste abitudini che risultano ormai quasi radicate del tutto hanno comportato conseguentemente anche un cambiamento dei nostri modi di fare e del modo in cui ci relazioniamo agli altri. Esempio più banale i social networks e le applicazioni di messaggistica istantanea e comunicazione, che hanno rivoluzionato del tutto non solo i rapporti personali ma anche e soprattutto l’efficienza delle aziende e la possibilità di raggiungere o semplicemente affacciarsi verso nuove opportunità di lavoro.
Purtroppo però questo irrefrenabile sviluppo a cui stiamo assistendo attivamente sta comportando nel lungo termine anche la nascita di molteplici fattori negativi.
Si è spesso sentito dire che “la tecnologia rende pigri”, ed è possibile che dietro a ciò vi sia un fondo di verità. Il fatto che lo sviluppo tecnologico ci stia permettendo di facilitare anche le più semplici azioni che prima si compivano in maniera manuale rischia, infatti, di significare in futuro la perdita definitiva di quelle stesse abitudini. Un esempio banale è l’utilizzo delle lettere per comunicare con chi è distante, o ancora l’utilizzo dell’orologio con le lancette, sostituito di continuo con quello digitale del proprio dispositivo mobile.
Il Pew Research Center ha rilevato che circa il 77% degli adulti americani possiede un cellulare e così anche il 95% degli adolescenti. (2019) Questo importante dato, pare essere un’ulteriore dimostrazione di come l’accesso a queste nuove tecnologie stia essendo sempre più semplice e raggiungibile da qualunque fascia d’età. Nonostante questo però, ad essere più aggiornati e spesso dipendenti, sono i più giovani. Gli adolescenti oggi trascorrono quotidianamente diverse ore ad utilizzare i loro smartphone, e la preoccupazione legata a questi dispositivi e al modo in cui questi ultimi possono influenzare la saluta e il benessere dei singoli è in netta crescita.
Sono molteplici dunque i vantaggi e gli svantaggi osservabili su un fenomeno di tale portata ed è quasi impossibile giungere ad una conclusione affermando quale dei due prevalga sull’altro. La cosa certa è che seppur questo sviluppo abbia rivoluzionato la nostra vita e l’esistenza di tutto il genere umano, non bisogna mai sottovalutarne gli effetti di un uso sconsiderato e immaturo ed è necessario che si continui ad apprezzare e a dare valore alle vecchie abitudini.
Francesco Apicella