L’Asl Salerno stanzia i soldi per recuperare la struttura del centro salute mentale di via Palma a Sarno. La Direzione sanitaria dell’Asl Salerno ha inserito il Centro polifunzionale “Melvin Jones” di Sarno tra le opera pubbliche aventi “massima priorità” di intervento nell’anno 2021. L’immobile concesso a titolo gratuito dal Comune di Sarno ,con una scrittura privata della durata di 50 anni, sarà oggetto di lavori di manutenzione straordinaria da parte dell’Asl Salerno. La direzione dell’azienda ospedaliera, con provvedimento a firma del dirigente Luigi Miranda, nel programma triennale delle opere pubbliche ha destinato 377 mila euro- fondi di bilancio- al Centro Melvin Jones per il quale è già stato definito uno studio di fattibilità ed un progetto preliminare per il recupero. L’edificio, con gli annessi giardini, giace in uno stato fatiscente da diversi anni e pertanto i lavori di manutenzione straordinaria potrebbero concludersi non prima del 2022. Il centro polifunzionale-scrive la città – , nello specifico, fu inaugurato nel 2009 dal sindaco Amilcare Mancusi grazie ad un progetto promosso dai Lions Clubs: l’area in cui insisteva un deposito di materiale edilizio apparteneva a Ninuccio Galasso, cugino del boss Pasquale, ucciso nel 2005 proprio a Sarno. La stessa fu un’opera finanziata da Unione europea e ministero dell’Interno con fondi destinati al riuso dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Dopo l’apertura del centro polifunzionale, sito in via Sarno Palma, con un giardino e dell’arredo urbano annesso, questo venne affidato dal Comune di Sarno in gestione ad alcune associazioni per lo svolgimento di attività aventi fini sociali. Nel 2016, però, il bene confiscato venne abbandonato per poi finire nel dimenticatoio. Nel 2020, è stato inserito nel “Piano delle opere pubbliche” della giunta comunale del sindaco Giuseppe Canfora, che puntava alla sua riqualificazione nei prossimi anni. Riqualificazione che sarebbe costata circa 250 mila euro alle casse comunali e che ha poi indotto l’amministrazione comunale alla concessione a terzi dell’intera struttura, visti anche i numerosi episodi di vandalismo. Il comodatario individuato dal Comune è stata l’azienda sanitaria Asl Salerno che presentò richiesta per l’affidamento del bene, facendosi carico della ristrutturazione. Con l’imminente avvio dei lavori di progettazione per la struttura si auspica che, per il prossimo anno, la città di Sarno possa giovare di un “Centro di Salute Mentale, Centro Diurno di Riabilitazione e Dh territoriale psichiatrico” dell’Unità Operativa del Dipartimento di Salute Mentale fino all’anno 2070, data di scadenza del contratto di comodato tra il Comune di Sarno e l’Asl Salerno.