Un prototipo di intelligenza artificiale a servizio di magistrati, uffici per il processo, distretti giudiziari.
ISA, acronimo di Intelligent Assistent Salerno, è già in funzione e rientra nel Progetto “StartUPP – Modelli, Sistemi e Competenze per l’implementazione dell’ufficio per il processo”: progetto per il miglioramento dell’Ufficio-Per-il-Processo, vede in prima linea l’Università di Salerno in collaborazione con gli uffici giudiziari e gli ordini forensi del distretto di Corte d’appello di Salerno, in rete con le Università della Puglia e della Calabria e i rispettivi distretti giudiziari e Ordini degli avvocati, per l’implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato e per definire approcci macro-organizzativi, micro-organizzativi e gestionali.
ISA interroga le varie banche dati degli Uffici e genera le informazioni immediate richieste attraverso query. I report presentano i dati elaborati in maniera semplificata, rappresentandoli in forma grafica, segmentando i diversi sottogruppi o sottoinsiemi, in risposta alle diverse richieste (ad esempio la durata dei processi o le pendenze dell’Ufficio).
La proposta è sviluppata nell’ambito del progetto StartUPP – sottolinea il Coordinatore Scientifico, Prof.ssa Paola Adinolfi – L’obiettivo è aggredire l’arretrato, ridurre la durata del processo e realizzare un miglioramento nel funzionamento degli uffici giudiziari, in un rapporto virtuoso tra ateneo e Corte di Appello di Salerno. Abbiamo intrapreso un’analisi preliminare per individuare le criticità, che in realtà sono caratteristiche tipiche delle burocrazie professionali, con un’ampia percentuale di professionisti con un elevato grado di un’autonomia decentrata non comprimibile. L’esigenza fondamentale delle burocrazie professionali è supportare il professional, nel caso specifico il magistrato, che sconta una solitudine organizzativa. L’innovazione deve essere orientata a liberare le energie del professionista, del giudice, attraverso lo staff di supporto – prosegue la Prof.ssa Adinolfi – Altra criticità è il sottodimensionamento degli organici. Sopperiamo a queste carenze con le tecnologie informatiche. L’assistente virtuale fornisce supporto al magistrato e alle direzioni degli uffici, attraverso un utilizzo al 100% dei sistemi informativi già esistenti e delle potenzialità inespresse. Attraverso il progetto StartUPP creiamo una cultura organizzativa, un knowledge management. Le competenze non devono essere personalizzate, ma appartenere all’organizzazione.
Cambia la modalità di lavoro del giudice, che inizia a lavorare in team, coordinando il lavoro degli UPP, assegnando compiti, definendo i tempi e le fasi del processo organizzativo.
ISA è frutto di un lavoro di squadra inedito tra Università e Uffici Giudiziari – spiega la Program Manager del Progetto StartUPP, Prof.ssa Gabriella Piscopo – Abbiamo risposto alla ‘call to action’ del Ministero della Giustizia sedendoci tutti a uno stesso tavolo e mettendo a sistema domini disciplinari diversi, professionalità e competenze variegate. I protagonisti di StartUPP stanno guardando oltre gli obiettivi a breve scadenza del PNRR per ingaggiare una sfida ancor più avvincente: contribuire, ognuno per la sua parte, a un cambio di paradigma nella gestione degli Uffici Giudiziari.
Collegati in streaming, durante la presentazione demo del funzionamento di Isa, presidenti, funzionari amministrativi, dirigenti e avvocati dei Tribunali di Salerno, Nocera e Vallo della Lucania del Distretto della Corte di Appello di Salerno.
Apprezzo molto che tanti siano collegati in streaming: dimostra la sensibilità per questo progetto – afferma il Presidente della Corte di Appello di Salerno, Iside Russo – Il Rettore Vincenzo Loia, con grande disponibilità, ha dimostrato di voler proseguire con questo progetto, con convenzioni tra Università e Corte di Appello. ISA è uno strumento molto utile, in molti distretti manca il funzionario statistico. L’assistente virtuale ci permette di avere risposte, di fotografare il carico dei processi, la quantità e la qualità. Oggi il magistrato deve avere il controllo e la gestione del proprio ruolo: significa molto, soprattutto per i civilisti, che sono i giudici più soggetti al disciplinare per ritardi perché non si riesce a gestire l’enorme entità di flussi in entrata. È molto importante sapere per ogni giudice, civile in particolare, quante cause sono a ruolo e la tipologia. Abbiamo così un rapporto immediato tra l’essere umano e il software.
di Tea Luigia Siano