“Giselle” inaugura la stagione balletto del Teatro Verdi di Salerno

 
Sabato 28 ottobre alle ore 21.00 e domenica 29 ottobre alle 18.00.

Lo spettacolo s’inserisce nella stagione lirica, sinfonica e di balletto diretta dal maestro Daniel Oren con il segretario artistico Antonio Marzullo ed organizzata dal Comune di Salerno con il sostegno della Regione Campania.
 
La storia d’amore di Giselle è drammatica e commovente. Si tratta di uno dei balletti più conosciuti ed amati che la messa in scena dell’Opera e Balletto Nazionale di Sofia esprime in tutto le sue intense sfumature romantiche. Di grande rilievo il cast con interpreti di valore internazionale. Musica di Adolphe – Charles Adam; libretto Théophile Gauthier, Jules-Henri Saint-Georges; coreografia Jean Coralli, Jules Perrault, Marius Petipa. A cura di Leonid Lavrovsky.
 
 
Sinossi
 
Atto primo
Un villaggio della Lorena. È vendemmia: Giselle è innamorata di Albert, apparso di recente nel villaggio.
Invano il guardaboschi Hans la avverte che il giovane non è sincero verso di lei. Ben presto trovò anche la
prova di ciò – il cappello da conte di Albert nel noleggiato da lui capanno di caccia. Nobili cacciatori si stanno
avvicinando al villaggio. Tutti accolgono in modo ospitale il duca, sua figlia Bathilda e il loro entourage.
L’innamorato di Giselle, guardaboschi rivela l’inganno di Albert – lui è un conte e presto sposerà la sua
fidanzata, Bathilda. Giselle non può sopportare questo fatto, impazzisce e muore.
Atto secondo
È notte, Hans arriva sulla tomba di Giselle. Il suo dolore è inconsolabile. Dai raggi della luna fluttua l’ombra
di Mirto, che chiama al ballo le villi – fanciulle, che morirono prima di sposarsi. Hans si lascia essere
trascinato nelle danze. Non riesce a staccarsi dal ballo e muore. Albert, anch’egli profondamente
addolorato per Giselle, si reca alla sua tomba. Il destino di Hans attende pure lui, ma Giselle viene a
salvarlo. Il suo amore ispira forza in lui e lui danza con le villi fino all’alba. Le ombre delle villi, del Mirto e di
Giselle si dissolvono. Albert rimane a vivere con il dolore dell’amore perduto, più forte della morte.