Approda anche al Liceo Statale Classico-Scientifico “F. De Sanctis” la “Rassegna Fotografica – Mostra e Convegnistica” su Francesco Saverio De Sanctis.
Un progetto regionale realizzato dalla “Communication Turismo Eventi” e presentato dall’Associazione Nuove Proposte. L’obbiettivo è raggiungere entro l’autunno del 2024 tutti i dirigenti scolastici campani (circa 84) per istruire e far ri-scoprire a docenti e alunni i grandi che hanno costruito la storia politica e culturale italiana. L’edizione 2023 nasce dall’esigenza di riportare alla luce sfumature e retroscena del noto critico di origini campane proprio allo per lo scoccare dei 140 anni dalla sua morte.
Dopo aver “incontrato” gli allievi del Liceo Classico “T. Tasso” di Salerno, non poteva di certo mancare la scuola che orgogliosamente porta il suo nome.
Per la grande personalità di Francesco De Sanctis, IL De Sanctis non poteva sottrarsi alla chiamata di essere divulgatore e promotore della cultura. A 140 anni dalla morte siamo orgogliosi di portare avanti la sua eredità. È con queste parole che il Dirigente scolastico prof.ssa Cinzia Lucia Guida ha inaugurato la mostra itinerante durante la conferenza stampa del 2 dicembre nella biblioteca pubblica “SENA”. A presenziare, le istituzioni regionali e del mondo accademico e gli studenti delle classi quarte e quinte. A presentare, invece, l’iniziativa e l’illustre personalità dello scrittore italiano gli interventi della Prof.ssa Irene Noce, dell’Avv. Tea Luigia Siano (Consigliere Comunale di Salerno) e dell’On. Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio.
Il tutto sotto la moderazione del direttore artistico del progetto, prof. Pompeo Perretta che ha illustrato l’allestimento della mostra. Infatti, per l’occasione e per tutta la settimana, come ha spiegato l’eccellente tirocinante, guida e futura professoressa Francesca Troisi, l’istituto si è trasformato nel palazzo delle memorie di Francesco De Sanctis. Tre le tappe fondamentali che permettono di essere protagonista del processo conoscitivo del celebre scrittore irpino. Ecco mettere brillantemente a frutto il suo lascito: l’uomo è figlio più del suo tempo che di suo padre. Camminando nei corridoi, infatti, si possono esplorare i luoghi e le fasi essenziali della sua vita: dall’attività politica alla segregazione in carcere fino alla sua ascesa come primo Ministro dell’Istruzione. Nel cuore della biblioteca pulsa anche quello più romantico della formazione del critico letterario dove è approfondito il legame con Leopardi. Un incontro che “contagia” De Sanctis tanto da fargli vivere così il romanticismo sia musicale che letterario, magnificamente espresso in quella proiezione immaginifica dell’infinito racchiusa nella metafora della siepe. A ricordare quell’indissolubile connubio, le splendide note di Mario Paglietta (classe 3B) che ha deliziato i presenti con estratti dallo scherzo n°1 di Chopin. Un momento che gli ha dato l’opportunità di uscire dal rigido schema del conservatorio ed aprire la mente su panorami multidisciplinari. Orizzonti espressi anche nell’opera artistica posta al centro della stessa biblioteca, come ha messo in luce nel suo intervento Miriam Morretta (classe 3D): Il nostro albero della vita è exempla dell’interdisciplinarietà di cui la scuola, nel pieno spirito di Francesco De Sanctis, si fa promotrice. Noi siamo fortunati a disporre di tutte queste opportunità, in primis della biblioteca, motivo di fierezza e di distinzione da tutti gli altri istituti del salernitano.
Infine, l’auditorium si è “vestito” di aforismi del De Sanctis filosofo che, il 7 dicembre, saranno la cornice della lectio magistralis a cura del Prof Giuseppe Acocella, che porrà fine alla manifestazione.
Un itinerarium in mentis et naturam, dunque, quello tracciato dal moderatore, prof. Pompeo Perretta che ha tenuto poi a sottolineare l’importanza di creare una società liquida e aggiornata con le potenzialità dell’era digitale, ma che non dimentichi il contatto col libro e le proprie radici. Insegnamento che, come ha ricordato il Dirigente prof.ssa Cinzia Lucia Guida, è alla base della “missione” didattica del liceo: Il nostro impegno è portare un’offerta formativa di qualità e al passo coi tempi in continuo mutamento. L’obiettivo è formare, sull’esempio di De Sanctis, degli studenti capaci di pensiero critico affinché questo possa essere il loro bagaglio permanente per loro vita. Non solo nozioni, quindi, ma consapevolezze durature.
Principi confermati anche grazie alla preziosa testimonianza del dott. Passaro, Medico in Formazione Specialistica in Cardiochirurgia e membro dell’associazione “Ex allievi del liceo De Sanctis: ieri, oggi e domani”. D’impatto, poi, l’appello finale alle nuove generazioni: Un liceo che ha dato tanti uomini illustri può donarci nuova speranza per il futuro, soprattutto con l’attuale migrazione intellettuale che spopola sempre più il nostro Sud. Oggi, dall’esempio di De Sanctis dobbiamo ricordare il valore del Mezzogiorno e portarlo dentro di noi come motivo di orgoglio campano.
Parole che, dopo il 7 dicembre, migreranno verso la prossima tappa della mostra che raggiungerà la terra natia del critico, approdando nella sua tanto cara Irpinia.
Sabrina Gambaro