Un importante traguardo è stato raggiunto dalla Galleria di Salerno “Civico 23”: il 29 dicembre 2023 è stata presentata la “Rivista in scatola” n. 5. Quale miglior modo per celebrare e concludere l’anno 2023?
Appuntamento semestrale divenuto ormai un evento atteso dalla comunità artistica salernitana e non, ancora una volta la rivista si è rinnovata grazie all’opera dei soci del “Civico 23”. Con l’uscita del 5° numero (il 6° se si conta il numero 0), la rivista riesce a dimostrare la sua volontà di essere presente nel panorama artistico salernitano, di volersi affermare magari e sicuramente manifesta la sua volontà e capacità di innovarsi, presentato artisti sia nazionali sia internazionali sempre nuovi, anche con nomi meno conosciuti ai più.
Da un lato questa rivista ha consentito e continua a consentire di conoscere nuovi artisti al pubblico salernitano e non solo visto che molte istituzioni culturali e biblioteche chiedono al “Civico 23” di poter avere una copia della rivista: questo è un importante e grande traguardo per una piccola galleria partita in sordina. Dall’altro lato permette agli artisti di far conoscere la loro arte presso un nuovo pubblico potenziale, farsi apprezzare e magari trovare un possibile compratore/collezionista.
Come ogni numero, anche questo presenta 23 artisti (richiamando il nome della galleria): Barbara Amadori, Margherita Cavallo, Caterina Ciuffetelli, Roberto Comini, Valentina Cozzi, Damiano di Napoli, Licio Esposito, Shizun Huang, Yanyang Jie, Clemens Klopfenstein, Luca Lazzaruolo, Michele Lombardo, Elena Marini, Ayse Nur Ozdemiray, Arturo Pagano, Franco Panella, Antonio Francesco Perozzi, Rosella Quintini, Luca Rendina, Enza Sola, Enzo Trepiccione, Xunmu Wu, Gabriele Zannini.
Ognuno di questi 23 artisti ha portato la propria arte, il proprio guizzo, il proprio modo di vedere ed interpretare la realtà, arricchendo ancor di più il portfolio del “Civico 23”, inoltre portano opere realizzate con le tecniche più svariate oppure presentano un qualcosa che li racconti, un frammento del loro vissuto.
Chiara Avallone