L’ONMIC, partner del progetto, offre alle donne vittime di violenza Orientamento al lavoro, Formazione professionale per l’ottenimento della qualifica di operatore OSS e inserimento in tirocini formativi retribuiti, presso l’Azienda Universitaria e Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona.
Nell’ambito del Bando Svolte, emanato dalla Regione Campania, il progetto F.I.O.R.E (Formazione-Inclusione-Orientamento-Recupero-Emancipazione) intende costruire un sistema integrato di servizi offerti da una rete composta dall’ente di formazione ONMIC in collaborazione con l’Ambito Sociale di Cava de’ Tirreni, l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, l’associazione di promozione sociale FRIDA – Associazione contro la violenza di genere che gestisce il Centro Antiviolenza di Cava de’ Tirreni e l’associazione CIF (Centro italiano femminile Sez. Comunale di Minori) che gestisce il Centro Antiviolenza di Minori.
L’obiettivo comune è quello di dare un supporto alle donne vittime di violenza garantendo e assicurando servizi di Formazione, Inclusione, Orientamento e Recupero volti al raggiungimento dell’obiettivo generale che è quello della emancipazione della donna. Tra i bisogni rilevati emerge il desiderio di ottenere una condizione di autonomia negata e/o distrutta a causa della violenza subita. Tale bisogno emerso ha spinto la rete ad adottare specifiche misure in grado di assicurare nuovi servizi per raggiungere specifici obiettivi direttamente collegati ai bisogni emersi.
Migliorare la condizione della donna vittima di violenza rendendola autonoma attraverso la prima presa in carico grazie al personale presente all’interno del Centro Antiviolenza di Ambito territoriale Cava de tirreni- Costa d’Amalfi, l’orientamento al lavoro, l’inclusione in percorsi formativi di tipo formale per l’ottenimento di una qualifica professionale di Oss grazie alla ONMIC in quanto Scuola di Formazione Professionale Regionale e Agenzia per il Lavoro, e inserimento in tirocinii formativi retribuiti grazie all’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.