Solo un mito inventato dall’uomo…
“Siamo tutti uguali eppure siamo tutti diversi” afferma il genetista francese Andrè Langaney, illustrando la peculiarità della specie umana. Un’unica razza, una sola famiglia, la più grande vista sulla Terra.
Gli esseri umani sono dunque tutti uguali? Apparentemente no, vista le innumerevoli differenze somatiche che ci contraddistinguono e che hanno fatto sorgere il mito delle “razze umane”, dello “straniero”. Ma oggi sappiamo che tali “diversità” non costituiscono una regola e sono spesso derivati dalla necessità e dalla capacità dell’uomo di adattarsi all’ambiente in cui vive.
Il 26 giugno del 2003 Craig Venter, con in mano i primi risultati del sequenziamento del genoma umano, dichiarava nella sala stampa della Casa Bianca che per il 99,9 per cento siamo tutti uguali a livello di DNA. Niente razze, dunque, solo molte differenze. Ma se non esistono le razze…perché esiste il razzismo? Una domanda alla quale, al di là delle svariate tesi che prendono in esame aspetti socio-psico-culturali, si può rispondere con l’affermazione del genetista italiano Guido Barbujani: “Le razze ce le siamo inventate, le abbiamo prese sul serio per secoli, ma adesso ne sappiamo abbastanza per lasciarle perdere.”
Daniela Siano