“Simo vinuti” un servizio fotografico per raccontare il pellegrinaggio in motorino

La fotografa e fotoreporter Sara Lamassa ha raccontato in un servizio pubblicato sulla rivista Perimetro il peculiare pellegrinaggio in motorino al santuario del monte Gelbison a Centola (Sa).

Il monte è meta di fedeli da tutto il sud Italia, i quali si recano al santuario del Monte Sacro di Novi Velia per onorare la “Madonna del Monte”. Ogni paese, limitrofo e non, ha un suo giorno fisso per recarsi al monte, in comunità.
 
Se una volta la pratica del pellegrinaggio era pensata come una lunga camminata, vuoi per devozione (e penitenza), vuoi per la mancanza di strade e mezzi di locomozione, ormai gli spostamenti sono effettuati quasi esclusivamente in pullman, nonostante non manchino congreghe che ancora continuano a portare avanti il tradizionale pellegrinaggio a piedi, facendo stazione nei paesi situati lungo il tragitto, momento di accoglienza, condivisione e comunione fra ospitati e ospitanti.
 
Centola, con l’avvento delle nuove generazioni e l’abbattimento delle barriere dovuto alla sempre maggiore attenzione a costruire nuove arterie per gli spostamenti su gomma, è nata una peculiare pratica: il pellegrinaggio in motorino.
 
Affascinata da questo rito fra il sacro e il profano, fra tradizione e innovazione, la fotografa e fotoreporter Sara Lamassa, originaria di Centola, ha deciso di immortalare alcuni momenti di questa esperienza, raccogliendoli nel servizio fotografico “Simo vinuti”, nome preso in prestito da uno dei canti liturgici che accompagnano il pellegrinaggio al Monte Sacro.
 
“Simo vinuti e mo nginni iamo” (siamo venuti e adesso andiamo via), sono queste le prime parole, le stesse da secoli, che i fedeli della comunità di Centola dedicano alla Madonna durante il cammino verso il Monte Gelbison, nel suggestivo Parco Nazionale del Cilento.
 

“Simo vinuti” su Perimetro
https://perimetro.eu/perimetro-campania/simo-vinuti/