Esaminiamo il complesso rapporto tra gli individui e la realtà che li circonda e come questo rapporto influenzi lo sviluppo della personalità.
Il rapporto critico speculativo di ogni individuo di qualsiasi età con la realtà effettuale e con le proprietà e funzioni degli oggetti da cui è circondato quotidianamente è stato spesso osservato trattando le causalità fenomenologiche emergenti e apparenti. Su una sponda vi è l’immenso mondo sconosciuto delle dinamiche sociali e sull’altra tutta la potenzialità della intelligibilità dell’uomo. Si comprende che la psicologia dell’evoluzione è correlata con gli stadi e la stratificazione della trasformazione, dell’adattamento, della conservazione e dell’autodeterminazione.
Lo studio dei campi dell’evoluzione comporta scelte di applicazioni metodologiche nella ricerca che afferiscono alla sfera delle elaborazioni individuali e collettive. Ci imbattiamo inevitabilmente negli indicatori costitutivi dell’identità e della personalità. Si usa anche parlare di genotipi, quando si fa riferimento alle caratteristiche ereditarie di una persona, come di fenotipi quando le proprie attitudini e le proprie propensioni culturali sono state provocate dal contatto con i gruppi sociali dell’ambiente esterno in cui si esercita un ruolo. Interviene su questa materia anche una branca dell’ontogenesi che tratta sia dello sviluppo biologico che psichico. L’ontogenesi è considerata opposta alla filogenesi in quanto quest’ultima si occupa della ricostruzione dei rami di parentela che possano condizionare la crescita culturale. Spesso si dà valore assoluto al dialogo e alla discussione per valutare le capacità di confronto, di intuizione, creatività e di integrazione dell’adolescente nelle norme richieste e oggettivate da una comunità.
Di vitale importanza, allora, risulta esaminare la connotazione della personalità secondo i contributi sinestetici e confluenti offerti dal modello psico-linguistico, riconoscendo i condizionamenti che una tipologia di linguaggio può apportare; il modello antropologico, considerando gli aspetti interrelati con usi, costumi, credenze, tradizioni, simboli che si possano ricontrare nel gruppo comunità di appartenenza; il modello economico, per le implicazioni che un sistema di macro economia o di micro economia dell’area di riferimento possano incidere sulle idee, scelte progetti, ambizioni, interessi, impegni, dedizione; il modello sociologico, per via della teoria dei gruppi con cui un adolescente ha corrispondenza come i gruppi confessionali, associazioni culturali, gruppo famiglia, scuola frequentata, associazioni naturalistiche, gruppi in ambito di amicizie, compagni di gioco e di frequentazione, gruppi artistici e così di seguito; il modello giuridico a cui l’adolescente è esposto direttamente o per via indiretta e in questo campo un riferimento è da sollevare sui principi democratici della Carta costituzionale della repubblica italiana, della Carta dell’ONU come della Carta dei diritti fondamentali della Unione europea.
Il suo individualismo che può apparire protervo e ostinato si stempera nel sistema delle comunicazioni e delle relazioni guadagnando sempre spazi nella conformazione della sua personalità. La magica atmosfera appagante e rassicurante dei sogni della sua fanciullezza a poco a poco si trasmuta nel bisogno e nel desiderio di essere parte attiva nello storico svolgersi della marea delle vicende umane.
Possiamo concludere postulando che l’adolescente possiede connaturate categorie di comprensione e di sviluppo per trovare da sé medesimo la via dell’autodeterminazione e del proprio posizionamento costitutivo, pur in una complessa società in cui i dominanti media caldi dell’informazione, a forte intensità di emittenza, esercitano il loro influsso spingendo talvolta verso il narcisismo e l’isolamento. Il minore è così già l’uomo e il cittadino sull’orizzonte del noi centrismo.
Gli adulti che lo sostengono e gli sono vicini possono solo compiere azioni di solidarietà, di accompagnamento e di orientamento. In casi e situazioni che richiedono piani di protezione e di promozione giuridica della personalità le autorità preposte e deputate hanno tutti gli strumenti istituzionali a disposizione. Con occhio rigidamente fisso ai giovani e al loro futuro ben si coglie la positività degli incontri tra gli strumenti giuridici e il mondo accademico e scolastico per trasformarsi in un crescendo armonico di azioni capaci di orientare, sostenere, frantumare ove richiesto, le incertezze e i disequilibri pur sempre funzionali alla crescita e allo sviluppo emotivo e socio-relazionale di ogni individuo. Eloquente è l’affresco “Verità e giustizia” che nei dipinti di Raffaello attua sapientemente un legame tra il sapere, l’arte, la natura e la giustizia creando tra questi una relazione intima che trova la sua massima espressione nel nostro testo costituzionale e orienta al pieno e integrale sviluppo della personalità di ogni individuo visto nella sua dimensione etica, privata e sociale.
Nel caos dei simbolismi della cultura ricorrente del mercatismo e della invadente pubblicità per vincere nella competitività sfrenata possiamo riflettere sulla persistente centralità del pensiero scientifico. E’ in questa scena che può trovare spazio la Tetraktis: l’unità, l’armonia e la perfezione raggiungibili attraverso le categorie classiche del vero, del bello, del bene e dell’arte. L’ancestrale rapporto natura-uomo è sempre presente; la natura è fonte di ispirazione, portatrice di pace, di tranquillità ma anche di innovazione e di rinnovamento. L’ azione condivisa allora è linfa vitale, la rete che sostiene l’azione sia essa pedagogica-educativa che giuridica e veicola i messaggi universali di solidarietà, di pace, di progresso.
Avv. Nina Perriello