Santa Marina è situata a nord-est sui fianchi della collina soprastante il Golfo di Policastro (SA), al limite meridionale del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Con soli 3 Km di lunghezza, il Comune di Santa Marina possiede uno dei tratti costieri più brevi del Cilento; tuttavia, essendo il litorale prevalentemente basso e sabbioso, possiede alcune spiagge di apprezzabili dimensioni.
Santa Marina sorse per la necessità degli abitanti di sfuggire alle sanguinose scorrerie dal mare effettuate dai pirati saraceni, nonché alla malaria che affliggeva la vicina foce del fiume Bussento. Poiché il villaggio non aveva diritto di comune o di borgo, non poteva dotarsi di fortificazioni. Costruire case addossate le une alla altre, con vicoletti e viuzze strette era pertanto l’unico sistema di difesa. Questa tecnica di costruzione, associata all’uso di archi e contrafforti, era anche un’antica tecnica antisismica.
Un punto di riferimento per non perdersi tra le sue stradine è la chiesa di Santa Marina, fondata da monaci di rito orientale, e per questo con la porta principale rivolta ad Oriente invece che ad Occidente come quelle di rito latino. Il secondo edificio religioso di Santa Marina è la chiesa di Santa Maria della Croce, dalla cui postazione sulla collina all’inizio del paese si può ammirare il golfo di Policastro. L’ultimo edificio, ma non per importanza, è la piccola chiesa dedicata a San Rocco, che si trova ai piedi del paese.
Oltre al percorso storico-religioso, la visita al comprensorio di Santa Marina offre la possibilità di suggestive escursioni nel verde. Diversi sono i maneggi che organizzano gite a cavallo lungo il fiume Bussento, percorribile anche in canoa. Se invece si vuole godere di un angolo di campagna con spettacolare vista sul Golfo, bisogna visitare la contrada di Lupinata, a circa 4 Km di distanza. Affascinate e suggestiva è anche la Grotta di Bussentino, sicuramente una delle più importanti della Campania.
Le lunghe e tormentate vicende del comune di Santa Marina, documentate da ben 2500 anni, giustificano la sua ricchezza storica, concentrata soprattutto a Policastro, la sua frazione principale e più popolosa, ben nota ai villeggianti del Golfo. Policastro si estende lungo la costa del Golfo omonimo a breve distanza dalla foce del Bussento (da cui Policastro Bussentino), i cui sedimenti ne hanno formato la spiaggia. Oltre la foce del fiume nasce timidamente la spiaggia di Policastro che si presenta esile nei primi 400 metri, per poi superare i 100 metri di larghezza man mano che si avvicina al porto. Dietro la spiaggia si delineano le case del paese e i resti medioevali del Castello e delle sue mura di cinta. All’antico si mescola poi il nuovo con il moderno porto, dove barche da pesca e da diporto convivono pacificamente. Il fulcro monumentale del paese è costituito dalla cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, la cui fondazione risalirebbe secondo la leggenda a San Paolo, che avrebbe qui creato una sede vescovile nel suo viaggio da Reggio a Pozzuoli.
Oltre alle bellezze conferite da una storia fatta di conquiste, distruzioni e ricostruzioni, Santa Marina e Policastro vantano una natura avvincente fatta di mare, sole, fertili campagne e prodotti ricercatissimi in loco e non solo. Ma l’innegabile forza senza tempo di questi luoghi resta un “passato” che diventa ogni giorno “presente”.
Un po’ di storia…
Durante la spedizione di Carlo Pisacane nel giugno del 1857, Santa Marina fu l’unico paese della zona a dare il suo sostegno ai rivoltosi. Domenico Maccarone, un nobile locale, si unì ai Trecento ma fu catturato e processato dalle truppe borboniche.
Curiosità
Il fiume Bussento ha una particolarità unica nel Meridione d’Italia, perché s’inabissa nel sottosuolo all’altezza di Caselle in Pittari, per rivedere la luce a Nord di Morigerati dopo un percorso sotterraneo di 6 km sotto il monte Pannello.
Daniela Siano