Il comune di Sassano si trova ad un’altitudine di 491 m.s.m. e copre una superficie di circa 47 km².
Risulta quasi impossibile risalire alle origini del paese. I primi documenti in cui compare il nome di Sassano partono dall’anno Mille ma ciò non esclude che prima di tale data ci sia stato un nucleo abitato. Sembra dato certo che l’origine e lo sviluppo di Sassano si avranno con la venuta dei monaci basiliani, non vanno tuttavia trascurate le tracce di precedenti insediamenti che si collegano con la presenza dei Longobardi e dei Normanni.
Sotto l’aspetto morfologico il territorio presenta caratteristiche disomogenee: circa il 70% della sua estensione è occupato da zone collinari e montagnose, il restante 30% da zone di pianura. L’abitato è composto dal capoluogo e dalle frazioni di Silla, Varco Notar Ercole e Caiazzano, nonché altri piccoli agglomerati sorti nel dopoguerra (Peglio, San Rocco, Santa Maria).
La dislocazione delle abitazioni ormai copre tutto il territorio senza soluzione di continuità: la bonifica del 1932 e il venir meno del pericolo d’inondazioni e allagamenti ha portato alla fine del pendolarismo tra la casa in paese e la proprietà in campagna. Le frazioni di Silla e Varco hanno subito un grosso sviluppo edilizio, commerciale e industriale, grazie soprattutto alla loro posizione centrale rispetto alla piana del Vallo e alla costruzione delle strade provinciali di collegamento con i comuni di Sala Consilina, Teggiano e Padula; in questa crescita continuano a svolgere un ruolo importante i vicini svincoli dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria.
Nel Comune di Sassano si trovano palazzi nobiliari e luoghi di culto, presenti in particolare nel centro storico sassanese. Tra questi il più importante è la Chiesa Madre di San Giovanni Evangelista (in alcuni documenti S. Giovanni Battista).
La Valle delle Orchidee
Il territorio montano di Sassano è rinomato per la straordinaria varietà di orchidee che si possono ammirare ne La Valle delle Orchidee situata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Nella struttura aperta di 47 kmq della Valle e lungo un percorso di 13 km, si possono osservare 184 specie di orchidee selvatiche (in tutta Europa se ne segnalano 319). Nel Museo delle antiche coltivazioni di Sassano sono invece conservati semi di antiche specie vegetali del mondo agricolo cilentano. All’esposizione museale è connessa la Settimana delle orchidee selvatiche, che si svolge annualmente in primavera.
Daniela Siano