Come apertura del Bicentenario dell’Infinito di Leopardi, giovedì 21 marzo alle ore 16.00, sarà inaugurata nella Sala Dorica di Palazzo Reale di Napoli la mostra Il corpo dell’idea.
L’iniziativa è sostenuta dalla Regione Campania e organizzata dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, diretta da Francesco Mercurio, in collaborazione con il Polo Museale della Campania, diretto da Anna Imponente, Palazzo Reale di Napoli, diretto da Paolo Mascilli Migliorini.
L’esposizione, curata da Fabiana Cacciapuoti, è incentrata sul dialogo tra due dei maggiori esponenti del pensiero moderno europeo Giambattista Vico e Giacomo Leopardi, ricostruito soprattutto attraverso l’incontro di due fondamentali testi quali La Scienza Nuova e lo Zibaldone di pensieri. Un posto di rilievo spetta a L’Infinito nella sua prima versione del 1819.
Le fonti comuni ai due autori sono rappresentate dai volumi rari del ’500 – ’700. A partire dalle origini dell’uomo e del mondo, mai solo arcaiche ma sempre contemporanee, come contemporaneo è lo spazio delle idee che il mito, l’immaginazione e la parola creano di volta in volta in un fluire continuo, la mostra segue il messaggio di Vico e di Leopardi fino alla loro visione della decadenza e della corruzione e alle diverse risposte che ognuno dei due autori consegna alla modernità.
Un itinerario antropologico che dal mito delle origini, passando attraverso l’elaborazione poetica dei primi canti arcaici e quella omerica, perviene al farsi del linguaggio e alla costruzione delle civiltà, il cui eccesso per entrambi gli autori, inteso quale eccesso di ragione, conduce infine alla barbarie, alla decadenza e alla corruzione. Temi che Vico e Leopardi affrontano in maniera diversa, storico-provvidenzialistica il primo, radicale il secondo. L’esperienza conclusiva del percorso vuol significare il messaggio leopardiano, esistenziale e umano, affidato alla Ginestra.
In mostra si potranno vedere, tra gli altri, gli autografi della Scienza Nuova, dello Zibaldone di pensieri, delle Operette Morali, dell’Infinito, di Alla Primavera e dello Stratone da Lampsaco, conservati presso la Biblioteca Nazionale. L’itinerario nel mito si avvale dell’esposizione di statue provenienti dal Museo di Palazzo Reale e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Il progetto Exhibit e multimediale è a cura di Kaos Produzioni, con la direzione artistica di Stefano Gargiulo, il progetto delle strutture espositive di Giancarlo Muselli. Il catalogo, a cura di Fabiana Cacciapuoti, è edito da Donzelli.
La Mostra sarà visitabile sino al 21 luglio 2019.