Aepi chiede contributi a fondo perduto sul made in Italy e diventa punto operativo per le domande.
Una liquidità che aiuta a contenere la mancata produttività e redditività delle piccole e micro imprese, ma che da sola non può essere sufficiente. Come Confederazione Aepi, siamo operativi su tutto il territorio nazionale a supporto di chi vorrà accedere al contributo messo in campo dal Governo. Tutto questo in collaborazione con il nostro partner Mikro Kapital, quale ente erogatore del finanziamento. Il presidente di Aepi Mino Dinoi commenta il decreto legge Imprese per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Sono risorse importanti che prevedono immediatamente 200 miliardi di euro per il mercato interno e altrettanti per l’export. Contestualmente, però, occorre avviare la ripresa e pensare alla riapertura del mondo economico e produttivo, con un programma mirato. Questa liquidità in debito posticipa il problema. Le aziende stanno subendo i contraccolpi di una crisi senza precedenti e, per ripartire, dobbiamo puntare innanzitutto all’intero indotto del made in Italy. Nei prossimi provvedimenti occorre immettere contributi a fondo perduto per le imprese che operano in questo settore, eccellenza del Paese. Questo secondo noi è un punto fermo imprescindibile, da considerare al centro delle iniziative di intervento. Bene i prestiti e le relative coperture, lo scudo a tutela delle aziende italiane da scalate ostili, ma confidiamo che nel prossimo dl aprile ci siano anche altri strumenti, così come annunciato dal premier Conte, con un approccio sistemico per tutte le categorie in sofferenza.
Aepi, intanto, è pronta ad essere un punto di riferimento per le imprese: previsto un servizio gratuito per l’istruttoria della pratica e la presentazione della domanda a tutte le partite Iva e imprese associate al sistema confederale. Gli interessati potranno contattare le tante realtà associate, i sindacati con i quali abbiamo sottoscritto l’accordo interconfederale o direttamente la Confederazione nazionale all’indirizzo microcredito@confederazioneaepi.it o al numero 333.2986099.