Le visite speciali, i concerti di musica da camera e le esibizioni dei cori gospel, caratterizzano il Natale del Real Sito di Carditello.
Dall’8 dicembre al 7 gennaio un programma dal carattere multiculturale, ricco di attività e repertori multietnici legati a diverse tradizioni.
Sabato 9 dicembre I cieli immensi narrano…, concerto gospel con repertorio multietnico a cura del Coro suigeneris, che vanta esibizioni di brani gospel standard ma anche provenienti da diverse culture, in diverse lingue.
Sabato 16 dicembre Swing & Gospel Night, concerto swing e gospel a cura di Caponi Brothers Swing Orchestra nell’ambito della manifestazione “Città sotto la Città” – XI edizione.
Domenica 17 dicembre ritorna per la III edizione “Natale nel mondo”, con spettacoli teatrali e laboratori creativi per bambini a cura della La Mansarda Teatro Dell’orco.
Sabato 6 gennaio la Befana farà sosta a Carditello e con lei ritorneranno le attività di animazione teatrale, spettacoli e laboratori dedicati.
In esposizione, fino a domenica 7 gennaio, la mostra “Matres e natività” dedicata alla maternità e alla tradizione di Natale. Tra le opere esposte nel Real Sito di Carditello: “Fuga in Egitto”, “Madre di colore” e “La filatrice”, a cura dell’artista Carolina Pasquariello. In mostra anche le opere fotografiche dell’artista Luigi Spina e due abiti sacri d’epoca borbonica, appartenenti alla parrocchia di San Tammaro. Il percorso – nell’ambito della manifestazione “Città sotto la Città” e in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia San Tammaro – promuove il dialogo interculturale.
Gli eventi sono accompagnati dalle visite speciali in mongolfiera e delle visite guidate dell’area museale (Galoppatoio, Meridiane, Fontane, Sala Monta, Cappella Reale, Tempietto).
Il Real Sito di Carditello fu costruito nel 1787 per volere di Ferdinando IV di Borbone, in un’area destinata all’allevamento di cavalli di razza reale e alla produzione agricola e casearia. Uno splendido esempio di architettura neoclassica, progettata da un allievo di Luigi Vanvitelli, l’architetto Francesco Collecini. Tutto questo ha rischiato con il tempo di andare perduto: per decenni Carditello ha rappresentato il degrado e l’abbandono della Terra dei Fuochi, divenendo simbolo del malaffare. Nel 2014 la Reggia di Carditello è stata acquistata dal Ministero della Cultura e dal 2016 il complesso monumentale è gestito dalla Fondazione Real Sito di Carditello, costituita dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Campania e dal Comune di San Tammaro. Oggi il Sito rappresenta un modello di riscatto e rinascita per l’intera comunità.
Daniela Siano