Una trasformazione tanto nelle infrastrutture quanto nel “software” sociale e di competenze che già ha reso la città un interessante polo innovativo.
È partito da questi presupposti “Salerno 4.0: prospettive occupazionali a prova di futuro”, l’incontro organizzato da Comune di Salerno-Assessorato alle Politiche giovanili e all’Innovazione e da Open Fiber, l’azienda compartecipata da Enel e Cdp che sta realizzando in tutta Italia una rete di telecomunicazione interamente in fibra ottica. Nella Sala dei Marmi erano presenti tra gli altri gli studenti delle quinte classi degli Istituti scolastici cittadini a vocazione tecnologica: il “B. Focaccia”, il “G. Galilei”, il “A. Genovesi-Da Vinci” e il “Santa Caterina da Siena-Amendola”. L’obiettivo dell’iniziativa era del resto quello di promuovere la cultura digitale, illustrando le potenzialità di un settore strategico come quello della banda ultra larga e spiegando come e perché le reti in fibra ottica abiliteranno servizi indispensabili già nel prossimo futuro (dalla telemedicina allo smart working, passando per il cloud computing, Internet of Things e Industria 4.0).
“L’incontro con le scuole di stamane è stato fortemente voluto dall’Assessorato alle Politiche giovanili e all’Innovazione e da Open Fiber azienda leader per la fibra ottica che proprio in questi giorni sta lavorando per cablare l’intera città di Salerno – ha detto l’assessore Mariarita Giordano – ormai si va verso servizi di connettività sempre più integrati e queste sono le linee guida dettate anche dalla Presidenza del Consiglio, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Agenzia per l’Italia Digitale e all’Agenzia per la Coesione, che ha predisposto i piani nazionali “Banda Ultra Larga” e “Crescita Digitale” per il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale”. “L’iniziativa – ha aggiunto l’assessore alle Politiche giovanili e all’Innovazione – vuole creare un confronto con tecnici che con la propria competenza nel settore cercheranno di offrire e mostrare ai ragazzi un ventaglio di opportunità post diploma. Credo sia un’occasione da non perdere soprattutto per gli studenti che subito dopo il diploma cercheranno di inserirsi nel mondo del lavoro. Avere una fotografia della domanda lavorativa delle aziende indirizzerà i ragazzi in una scelta lavorativa mirata, un lavoro di tipo 4.0”.
“Lo sviluppo economico, industriale e sociale di un intero Paese, e del Mezzogiorno in particolare, non può più prescindere da un’infrastruttura in fibra ottica – ha detto Pasquale Affinito, responsabile gestione operativa Area Sud di Open Fiber -. Nasce proprio da questo presupposto il progetto di Open Fiber, impegnata alle esigenze di crescita che quotidianamente si riscontrano dai vari territori del Meridione d’Italia. La connettività non è un benefit ma un diritto al quale non si può più derogare”.
“Salerno, con un investimento di circa 15 milioni, si sta per trasformare in una città 4.0, con tutti i requisiti necessari a cittadini, imprese e istituzioni per proiettarsi nel futuro attraverso un’infrastruttura altamente tecnologica e performante – ha aggiunto Luigi Lambiase, city manager di Open Fiber a Salerno -. È prevista una prima fase progettuale col cablaggio di 44mila unità immobiliari, seguita da un secondo step per il completamento dell’area urbana. Sono attualmente impegnati nei nostri cantieri all’incirca 60 professionisti tra operai e assistenti. Nelle prossime settimane, i cittadini di Salerno potranno inoltre cominciare a usufruire d’una connessione fino a 1 Gigabit al secondo grazie ai nostri partner commerciali, abilitati a vendere il servizio direttamente agli utenti finali”.
Salerno è del resto tra le prime città d’Italia scelte da Open Fiber per la realizzazione della sua rete. Nei mesi scorsi, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Napoli e l’azienda diretta dall’amministratore delegato Elisabetta Ripa hanno stilato un accordo per agevolare l’iter dei lavori attualmente in corso. Una convenzione mirata a ridurre i disagi per la cittadinanza soprattutto attraverso il riutilizzo delle infrastrutture esistenti, che prevede tra l’altro la posa della fibra spenta in 50 sedi municipali scelte dalla stessa amministrazione. Scuole, uffici e altri edifici pubblici che potranno garantire servizi più efficienti ed efficaci grazie a velocità di connessione finora inedite.