Alla Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Fuorni (Sa) questa mattina in occasione della donazione di 4 lavasciuga e di 40 phon da parete alla comunità penitenziaria, da parte del Patronato ACLI e della Fondazione Comunità Salernitana.
Oggetti scontati nelle nostre case. Non lo sono negli istituti penitenziari italiani, dove regna il sovraffollamento e condizioni igienico-sanitarie spesso inadeguate. Sono intervenuto con la ferma convinzione che le istituzioni non debbano essere indifferenti a questi luoghi. Ho ricordato le sollecitazioni di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché la politica si occupi del sovraffollamento e di garantire le condizioni minime di vivibilità nei nostri istituti penitenziari.
Il carcere non deve essere solo un luogo di pena, ma un luogo in cui generare la speranza in un futuro migliore. E l’iniziativa di questa mattina va proprio in questa direzione: non si tratta solo di solidarietà, ma di dare un senso concreto a questa speranza. Non possiamo costruire nulla di buono per il futuro dei nostri figli se non recuperiamo valori di civiltà, solidarietà e di umanità.
Erano presenti questa mattina nell’istituto penitenziario salernitano, quanti hanno lavorato alla realizzazione della donazione: la direttrice della Casa Circondariale Gabriella Niccoli, Donato Salzano dell’Associazione Radicali “Marco Provenza”, Antonia Autuori presidente della Fondazione Comunità Salernitana e Gianluca Mastrovito del Patronato ACLI, presente nel carcere dal 2017, grazie a un protocollo firmato con il DAP, per offrire servizi di tutela dei detenuti.
Francesco Picarone