L’Amministrazione comunale di Cetara ha organizzato “Incontri d’autore, Shoah 2020” per ricordare e discutere sul tema dell’Olocausto.
L’iniziativa vede la partecipazione degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Cetara, insieme ai loro genitori, agli insegnanti ed operatori sociali e parrocchiali.
Domani, martedì 28 gennaio, alle ore 9:30, con appuntamento a Piazzetta Cantone, lì dove è stata affissa una lapide in ricordo di Settimia Spizzichino, deportata ebrea italiana superstite e unica donna sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma che, nel corso degli anni, divenne una tra le preminenti testimoni e memorie storiche della Shoah italiana. Amava Cetara, scegliendo quel vicolo della piazzetta come sua dimora, per ritrovare momenti di serenità.
A seguire, presso la Sala Polifunzionale “M.Benincasa”, dopo i saluti del sindaco di Cetara Fortunato Della Monica, con l’Assessore alla Cultura Angela Speranza e il Consigliere delegato alle Politiche Giovanili Daniele D’Elia, il parroco di Cetara Don Andrea Caputo e il Prof. Franco Bruno Vitolo daranno il via al dibattito “Gli anni rubati”: memorie di Settimia e documentazione della Shoah. Al termine, le scuole prenderanno visione dello spettacolo di danza “Per non dimenticare”, a cura della compagnia “Fusion”, con le coreografie di Maria Cardamone che, attraverso il linguaggio della musica e del corpo, intende esprimere un messaggio, quanto mai attuale. Facendo riferimento alla Shoah, con i fatti e gli avvenimenti che hanno sconvolto il prosieguo della storia stessa, i passi di danza porteranno alla luce, in maniera brutale, la ferocia e l’assurdità che la parte più buia dell’animo umano può riservare. È un’occasione in cui sentiamo il dovere di trasmettere e rendere viva la Memoria, affinché quello che è stato non si ripeta – spiega il primo cittadino di Cetara, Fortunato Della Monica. Le pochissime persone sopravvissute che, coraggiosamente, ci tramandano quello che hanno vissuto, devono avere la certezza, oltre alla consapevolezza che porteremo avanti questa battaglia per loro – aggiunge. Noi saremo la loro testimonianza domani. L’arte coreutica che crea dei codici nuovi non verbali, è proprietaria di qualità evocative stupefacenti, capaci di colpire la sensibilità di ognuno, invitando a profonde riflessioni sul male e sugli atti di violenza quotidiana. È importante che i giovani, accompagnati dai loro genitori e dalle istituzioni, attraverso questi incontri si confrontino con la storia e con i suoi drammi, per innescare una riflessione necessaria sui temi della tolleranza, della violenza e dell’integrazione, – afferma Angela Speranza, Assessore alla Cultura di Cetara.