“Ricostruzione” è il tema scelto, già a margine dell’edizione 2019 del festival, dal compianto direttore artistico Francesco Durante.
La sua eredità di pensiero è stata raccolta dal direttore organizzativo Ines Mainieri e da Gennaro Carillo, ordinario di Storia del pensiero politico al Suor Orsola Benincasa e alla Federico II, nonché curatore del progetto, che hanno voluto rendere concreto quel sogno, progettando tre giorni di incontri, spettacoli, seminari, all’insegna della cultura e delle contaminazioni.
Dopo “Continuità/Rottura”, “Realtà/Invenzione” e “La storia/ le storie”, “Ricostruzione” nasce come rilettura del terremoto del 1980, in vista del suo quarantennale. Il disastro e quello che ne seguì: mutamenti, nuovi inizi, false partenze, ricostruzioni eterne, occasioni mancate e opportunità colte dall’istinto predatorio di piccole o grandi camorre. E ancora, scrive Carillo: La ricostruzione può essere intesa anche come creazione sotto scossa in un tempo segnato dalla precarietà e che fa della precarietà, del senso di caducità, il crollo, il presupposto e il movente dell’opera, la risorsa di energia che la rende possibile.
“Fedeltà/ Tradimenti” è il filo rosso su cui si muoverà invece il programma di Potenza pensato da Paolo Albano: Noi ci vogliamo divertire passeggiando tra le folle colorate – scrive lo scrittore Gaetano Cappelli – che arrivano coi loro allegri torpedoni; o col cotè sofisticato che popola gli alberghi e i ristoranti stellati e i giovani artisti dall’aria disinvolta che hanno iniziato a popolarla come accade ai posti più cool del pianeta. Il riferimento è al miracolo Matera, consegnata da Hollywood alla cultura pop, proprio attraverso al figura dle Cristo che l’aveva relegata nel suo dolente orizzonte senza storia.
IL PROGRAMMA Si parte il 21 novembre (ore 17) a Cava de’ Tirreni, dove, presso il complesso monumentale del Monastero di San Giovanni, Matteo Palumbo terrà una lezione su “Leopardi, la ginestra e il canto delle rovine”. Alle 18 Piero Sorrentino presenterà il nuovo libro di Silvia Balestra “La nuova stagione” (Bompiani), mentre alle 19 Gennaro Carillo dialogherà con Giorgio Vasta sul tema degli “Stati in luogo”. La serata si chiude alle 21 con l’intervista-spettacolo di Enzo Moscato, “Sottoscossa”, un focus su quei ritornanti che l’artista non ha mai abbandonato e che affondano le proprie radici proprio nel periodo del sisma. A Potenza (ore 18, Palazzo della Cultura), Angelo Masi, Paolo Albano e Pino Brindisi discuteranno di “Ricostruire la memoria di un territorio”. Il 22 novembre doppio appuntamento in altrettanti istituti scolastici di Salerno: alle 10 Francesco Pinto incontrerà gli alunni del liceo scientifico Genovesi – Da Vinci, mentre alle 11 si terrà al liceo classico Tasso il concerto di Brakka aka Classic Sheee, uno spiazzante rap attraverso gli autori latini e le loro biografie. A Potenza, protagonisti dell’incontro delle 17 nella sala dell’Arco, saranno Pippo Corigliano ed Erberto Stolfi (“Ricostruire le coscienze? Etica e religione tra disincanto e re-incantamento del mondo”), seguiti, alle 18, da Antonio Califano, Nicola Cavallo e Giuseppe Romaniello che parleranno di “Ritrovare il tempo. Tra fisica e filosofia”. A Cava, il monastero di San Giovanni accoglierà (ore 17) Gennaro Carillo in dialogo con Valerio Mattioli, autore di “Remoria. La città invertita” (Minimum Fax). Alle 18.30 la lezione di Gabriella Gribaudi su “Lo spazio infranto. La Guerra, il terremoto”, mentre alle 19.30 gli autori del programma di Rai 3 Zazà Live, registreranno crisi e mutamenti della ricostruzione. Con Marcello Anselmo e Piero Sorrentino. Alle 21 lo spettacolo di poesie in prosa “Lettere a Valentinov” con Gabriele Frasca e il contrappunto visivo di cyop&kaf. Si chiude a Potenza, il 23, con due appuntamenti: “Spopolamento/ ripopolamento” (11.30, sala dell’Arco) con Carmen Pellegrino, Gianni Molinari e Paolo Albano, mentre alle 18 Gaetano Cappelli leggerà “Mater panis”. L’ultimo giorno degli Stati Generali del Sud, a Cava, partirà invece alle 10.30 con Francesco Pinto che incontrerà gli studenti dell’istituto De Filippis – Galdi che, un’ora più tardi, potranno godere del rap di Brakka aka Classic Sheee. Alle 17.30 Francesco de Cristofaro dialogherà con Giuseppe Lupo, autore di “Breve storia del mio silenzio” (Marsilio). Da non perdere l’appuntamento delle 18.30, quando Daria Limatola, presidente dell’associazione Duna di Sale, affronterà con Sara Colaone e Luca de Sanctis il tema del virilismo inferto al lessico dalla retorica fascista. Alle 19.30 la lezione di Giancarlo Alfani su “Restare: modi della identità resiliente”, alle 21 la proiezione di “Lucio Amelio/ Terrae Motus” di Mario Martone.