Dal 16 al 24 giugno ritorna Salerno Letteratura, il più grande festival letterario dell’Italia del Sud.
Una nove giorni a cui parteciperanno narratori italiani e stranieri, giornalisti, filosofi, intellettuali e artisti. La vera forza di Salerno Letteratura, ha spiegato in conferenza stampa il direttore organizzativo Ines Mainieri, è la sua capacità di essere un contenitore inclusivo, sensibile a quegli stimoli che hanno portato alla costruzione di un patrimonio immateriale ricchissimo. Condivisione è la parola d’ordine, ha sottolinato il direttore artistico Francesco Durante: “Fin dall’inizio ci siamo ripromessi di non chiuderci nella sorveglianza del nostro orticello.
La cultura è fatta di apertura, altrimenti non è cultura”. Un evento necessario, secondo il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, per la sua capacità di attrarre un numero sempre crescente di appassionati di libri, ma anche e soprattutto, un progetto che, nel tempo, è riuscito ad assumere un rilievo nazionale, ha voluto ribadire il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Salerno Letteratura sta crescendo, come era nelle premesse. Avevo chiesto ai promotori di creare un appuntamento permanente, di respiro e con una prospettiva importante. Hanno fatto un lavoro molto attento, realizzando il più grande appuntamento letterario del Sud per la qualità della proposta. Bisogna sostenere tutti gli eventi che sollecitano la crescita dell’autonomia, oggi più che mai. Questo festival ha risposto a una esigenza generale di crescita culturale, attraverso la creazione di una rete estesa alle altre regioni del Mezzogiorno, con uno sguardo all’internazionalizzazione su cui siamo perfettamente in sintonia”.
Il festival, che come di consueto si snoderà tra vicoli, piazze e slarghi del centro storico, quest’anno ha ottenuto il riconoscimento #EuropeForCulture nell’ambito dell’anno europeo del patrimonio culturale, che va ad aggiungersi all’EFFE label, la certificazione europea assegnata alle manifestazioni culturali ed artistiche più interessanti del continente. Dopo aver costruito la sua partnership a livello europeo, associandosi a festival che si tengono in Portogallo, Irlanda, Spagna e Francia, e dopo aver rinsaldato quella con il Salone Internazionale del Libro di Torino e aver avviato quella con il nuovo salone Napoli Città Libro, Salerno Letteratura quest’anno arricchisce il suo ampio mosaico di collaborazioni culturali, grazie a un prezioso tassello: la partecipazione alla Rete dei Festival del Sud. Il progetto nasce dall’alleanza fra 25 manifestazioni promosse in questi anni in sei regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con l’obiettivo di fare squadra e di valorizzare i territori attraverso la cultura. In quest’ottica si inserisce anche una delle numerose novità di questa edizione 2018: per la prima volta, infatti, il festival individua al suo interno un ampio percorso monografico dedicato alla Basilicata, in previsione di quel 2019 in cui Matera sarà la capitale europea della cultura. Spazio dunque a letteratura, musica, danza, cinema, teatro e cibosofia di impronta lucana, grazie alle collaborazioni con il Women’s Fiction fest di Matera e la Notte bianca del libro di Potenza.