La rassegna, partita l’8 giugno con Carmen Consoli, ha raggiunto i 30mila spettatori in 10 concerti che hanno visto susseguirsi artisti nazionali e internazionali: da John Legend a Russel Crowe, Ludovico Einaudi, Il Volo, Biagio Antonacci, i Pooh e Francesco De Gregori.
Francesco De Gregori, partito per una tournée estiva nel 2024 dopo una pausa di due anni dai concerti solisti, si è esibito ieri sera a Pompei nel suggestivo Anfiteatro Romano, creando un perfetto connubio tra storia antica e poesia contemporanea.
L’evento è stato per il pubblico un’occasione unica per ascoltare dal vivo uno dei più grandi cantautori italiani, che ha presentato un repertorio che ha incluso sia i suoi grandi classici come “Bufalo Bill”, “La donna cannone”, “Rimmel” e “Generale”, sia brani meno conosciuti e forse “mai sentiti in radio” – come ha ammesso lo stesso De Gregori.
L’artista, subito dopo il suo ingresso musicale con “Lettera da un cosmodromo messicano”, “Cose” e “Atlantide”, non si è risparmiato neanche con le parole annunciando che avrebbe parlato con il pubblico tra una canzone e l’altra. Abitudine, insolita per De Gregori, che ha ammesso di aver preso durante la recente tournée con Antonello Venditti.
Particolarmente suggestiva l’esecuzione di “Baci da Pompei” che ha palesato la capacità di De Gregori di trasformare le sue canzoni in esperienze senza tempo. La canzone fa riferimento proprio alla città di Pompei, uno dei siti archeologici più famosi al mondo per la distruzione causata dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., e utilizza questo contesto storico per esplorare temi di amore, perdita e memoria. La chiusura musicale della serata è stata invece affidata a “Buonanotte fiorellino” sulle cui note il pubblico è stato invitato ad alzarsi, scegliere un compagno e danzare un valzer.
De Gregori è stato accompagnato dalla sua band composta da: Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Carlo Gaudiello (pianoforte), Primiano Di Biase (hammond), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino) e Simone Talone (percussioni), con Francesca La Colla come corista. L’apertura del concerto è stata affidata ad Angela Baraldi, versatile interprete di talento che ha collaborato con De Gregori in vari tour fin dal 1993.
A chiusura della rassegna il commento del Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel: Siamo felici di questo successo che è stato possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni e privati. Un ringraziamento in particolare va agli organizzatori, Peppe Gomez e la Fastforward che hanno investito in questa rassegna, accolta con entusiasmo dal Ministero della Cultura e che ha ricevuto il supporto dal Comune di Pompei. Vogliamo che l’area archeologica sia un tutt’uno con il territorio e iniziative del genere, che coinvolgono un pubblico vasto e vario, contribuiscono ad abbattere i confini tra il sito e la città, oltre a favorire la presenza di turisti che permangono nelle strutture ricettive.
La rassegna BOP. Beats of Pompeii. Dove la musica è Cultura è patrocinata dal Ministero della Cultura, e dal Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con il Comune di Pompei e le società Fast Forward e Blackstar.