Il fuoco caldo, avvolgente e allo stesso tempo intimo di Ilia Tufano giunge a riscaldare il Civico 23.
Venerdì 18 ottobre, negli spazi della galleria salernitana, verrà inaugurata la mostra “Fuoco all’orizzonte”. Protagonista di questa personale è Ilia Tufano, grande artista e gallerista di Saviano (NA), fondatore e curatore dello spazio espositivo e culturale “Movimento aperto” nella città di Napoli: la sua ricerca artistica nell’ultimo decennio è giunta a combinazioni inattese tra due componenti, mentale ed emozionale, che si sono articolate/intrecciate e manifestate in poesia e soprattutto in pittura.
Il suo merito, nell’ambito dell’arte e della cultura contemporanea, è il saper sviluppare e dar corpo a concetti complessi e tormentati, rendendo assolutamente attuale nel campo dell’arte, un percorso millenario che si rinnova e si aggiorna ai tempi odierni cosi frenetici e consumistici dove tutto deve essere consumato subito e in fretta, dove tutto deve essere immediatamente comprensibile e utilizzabile, dove non esiste l’inafferrabile e non c’è tempo per potersi lasciar andare alla semplice contemplazione di un qualcosa/di un attimo o all’attesa senza uno scopo immediato.
Protagonisti dell’esposizione sono i sentimenti e le sensazioni dell’artista; i suoi sentimenti vengono raccontati attraverso i lavori qui esposti che diventano la personificazione di un suo diario intimo che trova nel colore, ed in particolare nel colore rosso, il suo strumento di manifestazione. Si tratta di quadri di piccolo formato, piccoli tesori su supporti di seta: essi si fanno portavoce dei sentimenti dell’artista e diventano gli strumenti per tracciare un percorso e raccontare un diario intimo attraverso il colore.
La seta diventa il supporto dove il colore rosso scivola liberamente, si addensa e si stempera verso tonalità sempre più sfumate e raffinate; sembra una realtà pacificata in superfice, ma in realtà la mano dell’artista delinea crepe visive e quasi materiche, crea tumulti ed esplosioni. Il rosso sembra rinchiuso in forme geometriche che lo ingabbiano, ma il rosso come il fuoco non si lascia imbrigliare e guida l’operato umano verso la distruzione di ogni male (come il fuoco che Prometeo rubò agli dei per donarlo agli uomini strappandolo dall’ignoranza e portandolo alla conoscenza). Ad accompagnare queste opere ci saranno anche una serie di libri d’artista che accompagneranno il pubblico nel viaggio intimo e personale dell’artista.
Chiara Avallone