Dal racconto delle sofferenze dei migranti africani con “Io Capitano” alla celebrazione del talento femminile con “Gloria!”, la terza giornata del Festival è un viaggio tra storie di umanità e resilienza.
Domenico Cuomo, ex Giffoner, ha raccontato ai Giffoner come il Festival gli abbia fornito l’energia per realizzare il suo sogno di fare cinema, aiutandolo a sentirsi meno solo. Vittima di bullismo per la sua natura libera dagli schemi, ha compreso che chi fa del male è vittima di se stesso. Ha prestato la voce al giornalista Giancarlo Siani nel documentario a lui dedicato. Tornerà nella quinta stagione di “Mare Fuori” come CardioTrap, un giovane musicista che lotta per il bene. Nel 2023 debutterà al cinema come protagonista in “Mimì, il Principe delle tenebre” diretto da Brando De Sica. Sottolinea l’importanza di rimanere umani e incoraggia i giovani a studiare e restare fedeli a sé stessi.
Leonardo Bonucci, celebre difensore della Juventus e della Nazionale, ha raccontato al Giffoni Film Festival delle sue difficoltà tra il 2008 e il 2009 quando le sue squadre, Treviso e Pisa, fallirono. Ha sottolineato l’importanza di costruire una carriera su basi solide e di avere il supporto della famiglia. Bonucci ha ammesso di avere delle riserve sul calcio moderno che vede i giovani calciatori guadagnare subito molti soldi, e ha evidenziato la necessità di riportare entusiasmo nel gioco. Pur rispettando le scelte di colleghi che si sono trasferiti in paesi lontani, Bonucci ha scelto di restare in Italia per la passione che il calcio italiano gli ha sempre dato. Ha parlato anche del rapporto inizialmente difficile con Antonio Conte, ex allenatore della Juventus e attuale del Napoli, definendo la scelta di De Laurentiis di ingaggiarlo come la migliore per il Napoli. Bonucci ha infine annunciato che ha intenzione di intraprendere il corso di allenatore UEFA-B a Coverciano, con l’obiettivo di diventare un tecnico capace di tirare fuori il meglio dai suoi atleti, ispirandosi ai migliori allenatori che ha avuto in carriera.
Margherita Vicario ha incontrato i ragazzi della sezione #Workshop, condividendo la sua esperienza come musicista, attrice e regista. Il suo film “Gloria!” esplora la condizione delle donne musiciste nei secoli XV-XVII, dando voce alle donne invisibili. Margherita ha spiegato l’importanza della musica nel film e il suo desiderio di far conoscere queste storie al grande pubblico. Ha sottolineato l’influenza del contesto sociale sul successo artistico del talento femminile. Ha anche parlato dell’importanza della cura e dell’autenticità nel suo lavoro. Infine l’attrice ha ricevuto il premio speciale “Exploded Award” del Festival.
I giurati della sezione Impact hanno incontrato Seydouu Farr e Moussa Fall, protagonisti del film “Io Capitano” di Matteo Garrone. Pellicola con cui il regista italiano ha acceso i riflettori sulle vicende dei migranti africani. I giovani attori hanno espresso gratitudine a Garrone per l’opportunità di rappresentare una storia che riflette il dramma umano della migrazione, mettendo in luce la solidarietà e la fraternità africana. La giornata si è conclusa con la consegna ai due attori senegalesi del premio Impact Award agli attori, riconoscendo il loro contributo a una causa umana universale.
I piccoli giurati della sezioneElements +10 hanno accolto con entusiasmo il film d’animazione “La Bicicletta di Bartali”, che narra la storia del ciclista Gino Bartali, eroe durante la Seconda Guerra Mondiale, e il legame tra due adolescenti di Gerusalemme che sfidano i pregiudizi. Il film, basato su fatti reali con parti romanzate, promuove l’amicizia tra popoli in conflitto e riflette il tema dell’illusione della distanza. Simbolismi come la vipera e il lancio del sasso rappresentano il conflitto. La canzone finale sottolinea l’unità e la speranza. La storia è ambientata in Gerusalemme e Italia, con una ricostruzione dettagliata dei graffiti sul muro di Gerusalemme.