LA CULTURA DELLA LEGALITÀ

L’aggettivo legale deriva dal sostantivo legge e significa ciò che è conforme alla legge. Ma, al di là della ricostruzione degli etimi, cos’è la cultura della legalità?

Ognuno di noi sa quali comportamenti violano la legge e quali la rispettano. Questo perché ci ispiriamo al principio universale secondo cui dobbiamo evitare qualsiasi atto che danneggi un’altra persona o la collettività nel suo insieme. Tale necessità non riveste soltanto un significato morale ma anche pratico. L’uomo è un essere sociale, ha saputo affrontare le difficoltà unendosi con altri uomini in gruppi, in modo che le forze del singolo fossero moltiplicate. Naturalmente l’appartenenza al gruppo ha imposto a ciascun membro di rinunciare a quei comportamenti che potessero danneggiare gli altri membri. Da qui la necessità di stabilire alcune regole di comportamento e di fissare delle punizioni per gli inosservanti.

La cultura della legalità è dunque innanzitutto educazione alla legalità: fondamentale premessa per il vivere insieme, ma anche un sostegno affinché l’azione educativa possa portare a risultati positivi e duraturi nella lotta alle forme di violenza e di criminalità. In particolare all’interno del contesto scolastico si è posta come finalità la formazione dell’uomo e del cittadino, in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che governano il vivere democratico. La scuola diviene inoltre il primo luogo in cui educare alla legalità significhi scambio e confronto; essa rappresenta la promotrice principale della cultura del dialogo, dell’accoglienza e della tolleranza per una migliore convivenza tra diversi.

Daniela Siano