La pizza, un piatto esportato in tutto il mondo che nasce a Napoli quattrocento anni fa.
La Margherita è la versione più famosa: venne inventata da un pizzaiolo per la regina Margherita di Savoia.
La pizza è un piatto diffuso in tutto il mondo, piace ai bambini ma anche alle mamme, moltissimo ai ragazzi. Le nonne preparano ancora oggi la pizza in casa, però la maggioranza degli italiani preferisce comprarla già fatta, anche se considera poco appetitosa la pizza surgelata, in vendita nei supermercati.
Ci sono infatti molti locali a Napoli e in tutta la Nazione, specializzati nella preparazione di questo piatto, sempre molto affollati. La pizza ha infatti una forte tradizione locale e più di 400 anni di storia alle spalle.
Quando fece la sua comparsa sulla tavola per la prima volta, si chiamava pizza sette giorni, perché si comperava a credito e si pagava a rate durante la settimana. Ma era un piatto molto diverso da quello di oggi: si trattava di pasta per pane cotta in forni a legna, condita con aglio, strutto e sale grosso oppure, nella versione più ricca, condita con caciocavallo e basilico. Presto però l’olio si sostituì allo strutto, anche se l’avvento della pizza moderna ci fu solo con l’introduzione del pomodoro in cucina e quindi non prima del 1800.
A inventare la pizza fu il bravo chef napoletano Raffaele Esposito marito di Rosina Brandi, proprietaria dell’omonima pizzeria ancora esistente. Il pizzaiolo volle dedicare questo piatto alla regina d’Italia Margherita di Savoia, moglie del re Umberto I. In onore della regina nacque infatti la pizza margherita, che aveva e ha ancora oggi i colori della bandiera nazionale: il bianco del fiordilatte, il rosso del pomodoro e il verde del basilico.
Ecco la ricetta, la dose è per 10 persone: per l’impasto servono 400 grammi di farina, a cui si aggiunge un tuorlo d’uovo, lievito di birra, olio d’oliva acqua e sale. Come condimento si prepara intanto il sugo con i pomodori, due spicchi d’aglio, e infine si aggiunge prima della cottura parmigiano, fiordilatte e un filo d’olio d’oliva. Il tempo di lievitazione è un’ora e venti minuti, quello di cottura è 8 minuti nel forno a 280 gradi.
Francesco Martini