La musica ha accompagnato per secoli l’evoluzione dell’uomo e sono molte le definizioni che le si potrebbero attribuire.
CHE COS’È LA MUSICA ?
Scientificamente essa è definita come l’arte dell’organizzazione dei suoni, dei rumori e dei silenzi nel corso del tempo e nello spazio. Ma la musica è anche altro; è universale, è quello strumento che ci permette di provare forti emozioni, raccontare una storia, tramandare diverse culture e tradizioni ma soprattutto asseconda la nostra immaginazione. Ma come mai la musica è cosi importante per gli esseri umani? A breve lo scopriremo…
LE ORIGINI: DALLA LIRICA…
La musica vanta origini antichissime e si sostiene che essa sia nata in Africa, quando al principio gli uomini imitavano i suoni della natura come il fluire dell’acqua, il vento che soffia, il canto degli uccelli. Ma è all’Antica Grecia che si deve una gran diffusione della musica che compie i suoi primi passi nella lirica , il genere poetico prediletto dai greci che si serviva del canto o di strumenti a corde come la lira ( da cui prende il nome) . Le composizioni poetiche, quindi, venivano narrate oralmente ma non venivano unicamente lette, bensì cantate. I miti erano raccontati con l’aiuto della melodia e con la nascita della tragedia le rappresentazioni erano strutturate da attori che si scambiavano dialoghi alternati a canti corali. La musica per gli antichi greci ricopriva un ruolo di spessore perché si ricorreva ad essa anche per le pratiche magiche, per la danza e la medicina e veniva trascritta su dei fogli di papiro. La diffusione, la produzione e l’ascolto della musica si è evoluto nel corso dei secoli non senza difficoltà e infatti la lira, il flauto, il tamburo e l’arpa non sono gli unici strumenti musicali che ricordiamo.
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Tra il 1500 e il 1600 in Italia nacquero l’opera lirica e strumenti fondamentali come il pianoforte e il violino. Questi ultimi erano apprezzati dai nobili e venivano utilizzati nelle corti, durante i balli, all’avvenire di celebramenti particolari o nelle chiese. La musica inizia ad essere composta su questi specifici fogli chiamati spartiti anche se purtroppo lo studio e l’ascolto di quest’arte era riservato solo ai benestanti. Nel 1700 circa in Francia è stata introdotta la chitarra classica e successivamente intorno al 1800 fu messa in commercio la tromba a pistoni. Fu solo durante la seconda metà del secolo che Thomas Alva Edison ha fabbricato il primo giradischi, un fonografo che permetteva di registrare e produrre brani musicali.
Ma fu l’inizio del 1900 che ha portato grandi cambiamenti al settore della musica, infatti con la nascita della radio e della televisione canzoni e cantanti iniziavano ad acquisire fama e riconoscimenti e la musica diventava una vera e propria passione che chiunque poteva sperimentare.
Nel 1962 un ingegnere olandese ha creato la prima audiocassetta e intorno al 1979 la compagnia Sony ha venduto per la prima volta il walkman, un lettore di musicassette che permetteva di ascoltare la musica camminando. All’inizio del nuovo millennio i computer, internet e i primi telefoni touch screen iniziavano ad essere accessibili ad un’elevata quantità di persone e vari social network presero piede nelle nostre vite, tra cui Facebook e Youtube , dandoci la possibilità di caricare e guardare video, foto e contenuti multimediali. È cosi che Youtube e le case discografiche hanno iniziato a creare i primi canali importanti dedicati ai videoclip e alle canzoni degli artisti, tra cui ricordiamo vevo e la warner music group . Recentemente sono nate delle app come Spotify per scaricare e riprodurre i brani musicali e creare addirittura delle playlist contenenti le nostre canzoni preferite. É cosi che ad oggi basta solo un click per condividere ed essere a conoscenza di qualsiasi genere musicale e artisti, anche se i cari e vecchi concerti saranno sempre tutt’altra esperienza.
BENEFICI DELLA MUSICA
Ed eccoci finalmente al punto saliente dell’articolo. Ora che la nostra preparazione sull’argomento è certamente aumentata, verremo a conoscenza di come la musica agisce sul corpo umano e dei suoi effetti positivi.
Diversi studi hanno dimostrato che canticchiando una melodia o ascoltando determinate canzoni si riesce a ritrovare il buon umore, a rilassarsi, ad emozionarsi e ad evadere con la mente. Ascoltare la musica, infatti, stimola la produzione di ossitocina, un ormone responsabile della felicità e del relax. La musica svolge quindi un essenziale ruolo antistress ma questo non è l’unico beneficio che ne si può trarre, anzi.
A livello fisico essa influisce sul battito cardiaco, sulla respirazione, sul sistema immunitario e su diversi ormoni. Per di più sono stati riportati casi di donne incinte che durante il travaglio si sono rilassate grazie alla musica e, di conseguenza, questo ha fatto che si che la cervice si dilatasse e che il bambino si posizionasse in maniera corretta, diminuendo la somministrazione di antidolorifici da parte dei medici. È stato inoltre dimostrato che la musica nei bambini favorisce una maggiore flessibilità mentale, migliora l’abilità nella lettura, nel linguaggio, nella memoria e nella comprensione degli stati d’animo altrui. Chi frequenta lezioni di musica presenta una crescita del Q.I superiore rispetto ad altre attività extrascolastiche che comunque danno un buon contributo allo sviluppo dell’intelligenza.
Chi suona uno strumento ,invece, sviluppa i cosiddetti neuroni specchio, che creano una connessione tra ciò che si suona e ciò che si sente, causando non solo una sensazione di leggerezza ma anche di apertura verso il mondo. Uno studio interessante è quello del medico francese Alfred Tomatis che egli ha definito effetto Mozart, in cui si è verificato che la musica del compositore favorisce attività cerebrali complesse come lo studio, la pratica della matematica, il gioco degli scacchi e la percezione spazio- temporale. Egli non fu l’unico a scoprirne i vantaggi, infatti la World Federation of Music Therapy ha individuato diverse terapie per curare i pazienti come quella della music medicine e la musicoterapia. Nel primo caso il medico fa ascoltare al proprio paziente della musica preregistrata mentre per quanto riguarda la musicoterapia vi è un intervento attivo da entrambe le parti anche mediante l’uso di strumenti musicali.
Tralasciando questi ottimi benefici è importante sottolineare una delle questioni più significative, che è quella della socializzazione. La musica ha una speciale caratteristica poiché fin dagli albori è sempre stata presente in qualsiasi civiltà ed è noto che in tutte le culture le persone si riunivano per cantare, suonare e ballare anche se ovviamente in maniera differente. La musica ha il potere di semplificare le relazioni sociali, crea una connessione empatica tra i membri di un gruppo e ci fa emozionare e allo stesso tempo divertire. Insomma, avete idea di quante persone fanno amicizia durante i concerti?
IL RIFUGIO PERFETTO
Insomma, si è appreso quanto la musica sia preziosa e stimolante per chiunque. Come affermava l’illustre poeta Torquato Tasso “la musica è una delle vie per la quale l’anima ritorna al cielo”. È il mezzo che ci permette di guardare al di fuori della realtà, di volare tra i meandri del nostro cuore e allo stesso tempo di sentire tre volte tanto i sentimenti che ci appartengono. La musica è il conforto dell’umanità, quel rifugio che smuove l’anima che è l’unica cosa che ci rende veri , ma soprattutto, vivi. Non importa quanto essa sia cambiata nel corso della storia , ma sono fortemente convita che rimarrà per sempre uno dei più importanti mezzi per esprimere sé stessi e mi auguro di aver colto tutte le sue peculiarità sperando di esservi stata utile e di avervi fatto appassionare ancora di più a quest’argomento. Adesso è il vostro turno, vi ringrazio per l’attenzione e correte tutti in pista!
Paola Arischia