Panta Rei. Personale di YAN XU

Sabato 13 aprile 2024 alle ore 18.30 si inaugurerà negli spazi della galleria Civico 23 la personale dell’artista cinese Yan Xu. Studente dell’Accademia di Belle arti di Brera (Milano) nonostante la sua giovane età ha già all’attivo diverse esposizioni in prestigiosi spazi pubblici e privati. Il concept della mostra e a cura di Rosario Mazzeo e Angelo D’amato che per l’occasione scrive: “Immagini fluide, corpi vaganti, forme fluttuanti in un mondo in continuo mutamento. Ci troviamo in presenza di un universo parallelo che ha tutte le caratteristiche di un “ritorno al futuro”. Non a caso animali, uomini e cose partecipano di una dimensione che ci parla di rituali accompagnati da ataviche esperienze mistiche, mentre colori, piani fluidi tra loro intersecati, recano il segno di ambientazioni quasi aliene.

È un mondo assolutamente contemporaneo quello del giovane e promettente Yan Xu, temperato da un’estetica che ingloba ogni particolare paesaggistico nel tentativo di riprodurre uno spazio teso al sublime. “L’assoluta imparzialità di un bello estetico, kantianamente parlando, cede il passo all’effimero che si accompagna ad un improvviso capovolgimento di una dimensione che si svincola, almeno in apparenza, da forme assolutamente razionali, per riversarsi nell’indeterminato, attraverso la logica della sensazione”. C’è, con ogni probabilità, il desiderio di riesumare alcuni caratteri del Surrealismo? Forse, ma resta evidente che oggi parlare di “sogno” sembra alquanto anacronistico poiché viviamo in una realtà “da sogno”, al limite con un mondo parallelo, iperreale, dove la differenza tra l’autenticità della vita e quella del simulacro si fa a tal punto sottile da permettere uno scambio dei ruoli” (Baudrillard). Il mondo di Yan Xu è, dunque, più che reale, un mondo in cui l’uomo è la parte “debole”, trascinato, suo malgrado, in una dimensione altra, ipnotica e piacevolmente atemporale.
“Yan Xu è consapevole del potere della pittura, del suo potere ancora rappresentativo (contrariamente a quanti la considerano ormai morta), e su questa convinzione ci apre le porte alla contemporaneità che si traduce in una pittura esuberante e, oltremodo, piacevolmente avvolgente”.
L’esposizione si protrarrà fino al 27 aprile, dal martedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00

Angelo D’Amato