“Pli”, piega, è il titolo della personale dell’artista Adalgisa De Angelis che si inaugurerà negli spazi della galleria Civico 23 sabato 15 marzo. Le opere in esposizione scandiscono i “tempi” di produzione dell’autrice a cominciare dagli “arazzi”, costituiti da nodi variopinti a formare puzzle di sensazioni con chiaro riferimento a temi sociali, proseguendo con le “barchette” in teche, composte con pagine di fumetti in un caleidoscopio di forme e colori, per terminare con i CD in veste pop caratterizzati dalle immagini iconiche dei supereroi.
La scrittrice Elisabetta Roncati così si esprime a proposito dell’arte di Adalgisa De Angelis: “Carte Anni Cinquanta-Sessanta, fumetti vintage: l’artista recupera il passato per dargli nuova vita. Senza radici non si può avere sviluppo, se ci dimentichiamo chi siamo non possiamo progredire. Inoltre, avere ben presente ciò che è successo impedisce di commettere gli stessi errori. L’atto del recuperare non è però vissuto da Adalgisa come un ripiegarsi su se stessi, un melanconico vivere pensando ai tempi che furono. Anzi, è il contrario! È l’assenza del ricordo il vero pericolo. Nell’antica Roma una delle pene più aspre che si potessero infliggere era proprio la “damnatio memoriae”: cancellare qualsiasi traccia di una persona, come se non fosse mai esistita.
AdalgisART ci invita quindi a ricordare, facendo tesoro del passato. Le sue barche a volte fluttuano, altre, invece, sembrano incastrarsi in elementi chiusi, ad esempio in barattoli. Il navigare, però, continua ininterrotto,
come accade anche a noi quotidianamente, quando viaggiamo attraverso universi e tempi lontani stando fermi davanti ad un pc. I vascelli in carta sembrano fragili, inquieti come il mondo di oggi, ma scommetto che saprebbero resistere ad ogni avversità senza mai ammainare le vele.
Adalgisa De Angelis nasce a Salerno.
Maturità Artistica conferita presso il Liceo Artistico Hajeck Milano.
Prosegue gli studi artistici presso Studi di Artisti.
Vive tra Salerno e Milano.
Nel 1994 apre il suo laboratorio nel centro storico di Salerno.
Con il suo Marchio Sogni d’arte porta in tutto il mondo le sue creazioni.
Nel 2013 diventa Maestro Artigiano riconoscimento conferitole dalla Camera Di Commercio di Salerno
Partecipa a collettiva già negli anni 1988.
2016 Personale Premio Paola e Lucia Molin XVI Piove di Sacco
2016 Premio Diamo Colore al ritmo del Cuore Pisa
2016 Paratissima Torino selezionata per Nice
2016 Exspoarte Moderna Montichiari
2017 Arte Piacenza
2017 Frammenti del se Circuiti dinamici Milano
2017 Design in Circus Personale Milano
2017 Ferite, lacerazioni, crepe. Presso Circuiti Dinamici Milano
2017 Testi Testimonianze Testimoni Circuiti Dinamici Milano
2017 Find Me! Circuiti Off 57 Venezia
2017 Mientras la barca aguante Siviglia
2018 Personale presso Galleria Arnaout di Milano
2018 Gabbie presso Circuiti Dinamici Milano
2018 Collettiva Fuorisalone Galleria Arnaout Milano
2018 Personale Visioni Cronatiche Galleria Arnaout Milano
2018 Le Dee dentro la Donna Antica Saliera Lecce
2018 Milano Sculture presso la Fabbrica del Vapore
2019 Urban Art Galleria Arnaout Milano
2019 Milan Design Week Fuorisalone Galleria Arnaout Milano
2019 Arte sul naviglio Milano
2019 Fiera Nac Novegro maggio e settembre
2019 Paratissima selezione per Nice Torino
2020 Spring Edition Santa Trinità Prato
2022 Donazione opera “La Fata dell’Aria” Museo e Fondazione di Carlo Collodi
2024 Donazione opere Shindler’s list Museo della Memoria e della Pace Giovanni Palatucci
2025 Rivista Numero 7 Civico 23 Salerno
Dalla navigazione, dal vento, metaforico o reale, che scompiglia le rotte dei naviganti come quelle della nostra vita, nel 2018 Adalgisa De Angelis arriva al tessile, ai nodi, alla fiber art. In realtà l’approccio alla creazione con i fili si era già manifestato in passato con il ricamo, precisamente uncinetto, di filo di rame. Alla base della poetica tessile di AdalgisART vi è sempre il ricordo, che si materializza nel recupero. Qui la sua terra d’origine le viene in aiuto: le seterie di San Leucio, il famoso “oro” dei Borbone, sono una delle grandi tradizioni campane.
Adalgisa annoda, non tesse, esclusivamente tessuti vintage: a fiori degli Anni Sessanta, sete degli Anni Cinquanta, a volte anche scampoli più antichi. Prima di arrivare ai nodi però, che verranno incollati, lavorati e cuciti su un’ulteriore striscia di tessuto a guisa di trama, c’è un passaggio fondamentale che mi preme sottolineare. L’artista straccia manualmente le pezze per ricavarne le preziose striscioline. Sono gli “strappi della vita”, i dolori che tutti noi proviamo, le lacerazioni interne che ci obbligano a fermarci. “È da lì che ripartiremo, riannodando le fila per ricominciare…ricominciare a vivere.”
Angelo D’Amato