RAVELLO2019, PRESENTATA LA 67ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL

Si rinnova lo spettacolo nello spettacolo: dal 17 aprile al 20 ottobre un ricco programma musicale trasforma Ravello in “palcoscenico d’Italia”.

È stata presentata stamattina la 67esima edizione del Ravello Festival 2019. Presenti il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, la sovrintendente del Teatro di San Carlo Rosanna Purchia, il direttore artistico del Teatro di San Carlo Paolo Pinamonti ed il commissario della Fondazione Ravello Mauro Felicori.

La Campania in questi anni ha fatto registrare un importante incremento dei flussi turistici – è intervenuto Vincenzo De Luca – Un’onda lunga che ha diverse motivazioni ma che va accompagnata e incrementata. La Regione sta consolidando questi risultati dal punto di vista infrastrutturale ed organizzativo. Ci sono luoghi che per nostra fortuna partono con un vantaggio enorme e un potenziale straordinario. Ravello è uno di questi. Il governo regionale è in campo con misure di sostegno in tutto il territorio perché la capacità competitiva delle eccellenze turistiche, paesaggistiche e culturali resti alta. E potendo contare su beni culturali e paesaggistici unici al mondo siamo convinti che quello che finora è mancato, l’organizzazione, è il principale obiettivo da perseguire. Per questo motivo continuiamo a sostenere con convinzione il Ravello Festival che quest’anno si avvale di due preziose collaborazioni, quella del Teatro di San Carlo di Napoli e quella del Teatro Verdi di Salerno. Significa mettere a sistema competenze, programmazione, expertise. Lavoriamo per promuovere e far crescere la Campania. Il mio augurio è che tutti condividano, ognuno per il suo ruolo, pari impegno per che la nostra regione si ritagli lo spazio che merita al centro della scena culturale europea.

Cinque le sezioni musicali in programma dalla primavera all’autunno.

“Orchestra Italia”, omaggio a compositori e orchestre del Bel Paese, è la proposta sinfonica concentrata nei mesi di luglio e agosto che avrà come suggestivo scenario il palco a strapiombo sul mare del Belvedere di Villa Rufolo. Per la prima volta il programma, curato in collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, partner istituzionale della Fondazione Ravello, offre la possibilità di apprezzare in un’unica stagione il suono e la personalità di prestigiose compagini orchestrali italiane.

“Le note di Sigilgaita” è la sezione organistica, prevede un ciclo di concerti che si svolgeranno nel Duomo di Ravello dove è conservato il busto marmoreo della nobildonna sposa di Nicola Rufolo, una copia del quale, con animazione digitale, accompagna i visitatori nella Torre museo di Villa Rufolo.

Gli appuntamenti di musica da camera arricchiscono il cartellone con una terza sezione, “Nel Giardino di Wagner”, che accoglierà il pubblico nella Sala dei Cavalieri, tra i fiori dei colori mediterranei che incantarono il genio di Lipsia (sono tutti concerti di mezzanotte con una maratona del pianista Pierre Laurent Aimard tra Scala e Ravello.

 “La meglio gioventù”, questo il titolo della sezione curata da Antonio Marzullo, Segretario artistico del teatro Verdi di Salerno, altro partner della Fondazione, che ospiterà (ad eccezione dei mesi di luglio e agosto) solisti, cori e orchestre dei conservatori per un repertorio classico, con incursioni jazz, che porteranno il Festival fuori dalle mura di Villa Rufolo disseminando il talento emergente nelle piazze, negli slarghi, nei giardini, nell’auditorium e nelle tante splendide storiche chiese di Ravello.

A rafforzare il cartellone di quest’anno anche la sezione “Potenza del diletto” che prevede tre concerti con formazioni corali amatoriali con la collaborazione dell’Arcc, l’Associazione regionale cori campani, che torna a Ravello dopo l’esperienza della scorsa edizione.

Fuori programma due appuntamenti extra con la collaborazione della Città della Scienza di Napoli che propone due incontri di grande attualità interattivi con il pubblico.

Il Ravello Festival si presenta quest’anno con una nuova identità visiva, curata da Pino Grimaldi. Il progetto è impostato su un doppio protagonismo, il logotipo “Ravello” e la sintesi monogrammatica della “R” inscritta nel pittogramma dell’infinito, (tratto dall’ambone del 1130 presente nella Cattedrale). Il brand completo accorpa tre soggetti: la Fondazione, la Villa Rufolo, il Festival. Il senso che si è voluto dare al progetto (documentato in un ampio brand book) è la valorizzazione del tema Ravello.

Il programma del Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal Mibac.

www.ravellofestival.com. Tel. 089.858422 – boxoffice@ravellofestival.com