La Campania, con 9 nuovi prodotti riconosciuti ed un totale di 610, si conferma al primo posto fra le Regioni italiane.
Con DM prot. 110765 del 11.03.2025 è stata pubblicata la venticinquesima revisione dell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Nel tempo l’Elenco Nazionale dei PAT ha assunto un ruolo fondamentale non soltanto ai fini della mera sicurezza alimentare, ma anche e soprattutto nell’affermazione delle identità delle varie comunità rurali del nostro paese: in questo senso i PAT sono stati dichiarati “espressione del patrimonio culturale italiano”, individuando in essi, assieme alle DOP ed alle IGP, una risorsa per lo sviluppo ed il rilancio del comparto agroalimentare italiano, essendone una componente fondamentale e fortemente caratterizzante.
La Campania ha sicuramente un patrimonio eno-gastronomico unico per varietà e pregio, giustamente riconosciuto fin dai tempi più antichi: Greci e Romani riconoscevano la superiorità dei vini e la purezza dell’olio di oliva provenienti dalla “Campania Felix”. Ma negli ultimi 30 anni nuovi stili alimentari e una distorta percezione “del bello e del buono” da parte della maggioranza dei consumatori, più attenti all’estetica di ciò che mangiavano che ai contenuti, hanno relegato in posizione sempre più marginale risorse ed abitudini alimentari di tradizione millenaria.
Anche in agricoltura, in quegli anni, la crescita demografica e la ricerca scientifica hanno imposto nuovi modelli produttivi, più attenti alla redditività che alla qualità. Oggi finalmente, grazie ad una nuova consapevolezza dei consumatori sull’importanza di una corretta e sana alimentazione, unita ad un rinnovato interesse per le tradizioni della propria terra ed alla maturata attenzione ai temi della sicurezza alimentare e della salvaguardia ambientale, questo patrimonio è tornato alla ribalta.
Questi i nuovi prodotti riconosciuti:
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria
- Bombarda
- Cavatiello di Palomonte
- Pizzo panaro
- Triddi di Rofrano
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
- Corla
- Patate r filetta
Prodotti della gastronomia
- Matassa e fagioli
- Panorra
- Puparuolo mbuttito
Salvatore Giordano, assessore all’agricoltura e all’ambiente del Comune di Palomonte (Sa) ha così commentato l’ottenimento da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del riconoscimento del cavatiello di Palomonte nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali che rappresentano il patrimonio culturale italiano: Un risultato storico per Palomonte e la Valle del Sele e che premia agricoltura e tradizione. L’inserimento del cavatiello di Palomonte, detto anche Cavatiello di Ze’Nunziata, tra i prodotti PAT della regione Campania – spiega l’assessore Giordano – rientra nel progetto di valorizzazione dell’identità del patrimonio culturale di Palomonte dove in ogni famiglia, viene tramandata da generazioni, la ricetta sulla modalità di preparazione e condimento del cavatiello fatto a mano dalle massaie e cucinato con olio extravergine di oliva, farina di grano, pomodoro e formaggio, il tutto proveniente dalle azienda agricole e zootecniche di Palomonte.
Dopo l’ottenimento del riconoscimento europeo del cammino de La Via degli Ulivi a Postiglione, oggi festeggiamo un altro grande traguardo a tutela del territorio e dei contadini, con il riconoscimento delle patate r filetta nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Campania. Un modo questo, di promuovere il turismo enogastronomico e lo sviluppo del territorio, tutelando l’ambiente e valorizzando la storia di Postiglione e degli Alburni. Commenta così, il sindaco del Comune di Postiglione (Sa), Carmine Cennamo, l’ottenimento del riconoscimento delle Patate r filetta nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Campania.