Il 24 maggio presso il cineteatro Politeama di San Cipriano Picentino è andata in scena l’anteprima di “Scars”, il nuovo cortometraggio realizzato nell’ambito del progetto “Legalità in corto”.
Fortemente voluto dal giudice Sante Massimo Lamonaca, sceneggiato da Rossella Corrado e diretto da Luca Moltisanti, “Scars” è l’ultimo nato nell’ambito del Progetto Educazione alla Legalità, Sicurezza e Giustizia Sociale, giunto ormai alla 21esima edizione e diventato un punto fermo nella programmazione educativa delle scuole di molte regioni italiane. Anche quest’anno il Comune di San Cipriano Picentino ha voluto offrire il suo prezioso patrocinio, permettendo agli alunni dell’Istituto “Antonio Genovesi” di partecipare ed essere protagonisti nella realizzazione del cortometraggio.
Una storia vera, tante storie vere
Ispirato ad una storia vera (a tante storie che purtroppo accadono spesso), che ha toccato le vite di un’intera comunità, “nel buio della tempesta del bullismo la voce di Guenda è come un faro di speranza, di coraggio e trasformazione”. Oltre la narrazione della sofferenza e dell’isolamento, esploriamo le potenzialità del dialogo, della comprensione, del superamento delle avversità. Attraverso la sua lotta Guenda diventa “una voce che, nel silenzio, risuona forte, invitando ad unirci in un abbraccio collettivo di sostegno ed empatia”. Un inno all’umanità condivisa, un richiamo emotivo a costruire spazi di crescita sani, dove a plasmare le fondamenta di una comunità, sono il rispetto e la gentilezza. Il racconto diventa autentico, vibrante di emozione e speranza, quando viene messa in luce la capacità di scoprire una forza interiore inaspettata e potente: una forza capace di cambiare la propria storia, e di trasformare l’oscurità in luce.
Il cinema del cambiamento ispirato al cuore dei giovani
Il Progetto Educazione alla Legalità, Sicurezza e Giustizia Sociale edizione 2023-24 ha interessato scuole di tutte le regioni italiane e avrà il suo culmine nella manifestazione Protagonisti di legalità (24 maggio Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli). Un progetto più che ventennale che si è sempre prefissato l’obiettivo di fornire un percorso di formazione “ATTIVA” rivolto agli studenti delle scuole secondarie attraverso il principio ispiratore di laboratori di educazione e didattica dell’immagine, “con l’obiettivo di rendere il più possibile i ragazzi protagonisti di se stessi: parlare, esprimersi, raccontare tutto ciò che appartiene al loro vissuto. Il mezzo che si utilizza è quello del linguaggio delle immagini, integrato con altri linguaggi espressivi. L’utilizzo del linguaggio visivo non è comunque solo strumentale e meramente tecnico: si cerca di far comprendere ai ragazzi i processi comunicativi della realizzazione di tale linguaggio. Viene data l’opportunità di una piena comprensione di quanto sia interno ai meccanismi di realizzazione della cultura visiva; in questo modo i ragazzi sono essi stessi partecipi e consapevoli di quanto andranno a realizzare”.
Educazione alla Legalità – una storia più che ventennale
Il Progetto “Educazione alla Legalità, Sicurezza e Giustizia Sociale” prende il via nel gennaio del 2002 dalla volontà di un Comitato di Esperti, Giudici On. e togati, autorità civili, militari, al fine di intestarsi un ruolo attivo nella promozione della cultura alla legalità, coinvolgendo direttamente il sistema società. Ideato e Coordinato dal Dr. Sante Massimo Lamonaca ha coinvolto per oltre 20 anni più di 500 istituti scolastici in tutte le regioni d’Italia. Tanti gli argomenti che sono stati affrontati durante gli incontri di formazione attiva: prevenzione delle dipendenze, cultura costituzionale, bullismo, violenza di genere, stalking. Da circa sei anni il progetto si è ulteriormente arricchito, con il modulo “Legalità in Corto” basato sulla costruzione di laboratori di educazione e didattica dell’immagine nei quali gli alunni delle scuole coinvolte realizzano video, spot e soprattutto cortometraggi. A questi ultimi è stato dedicato un Festival che si svolge ogni anno ad Agropoli (con la partecipazione di esponenti del mondo cinematografico, dello spettacolo, dell’arte e della musica), nel quale una giuria mista di esperti e studenti assegna i premi (in stile Oscar) ai film, agli attori, alle colonne sonore, unendo la cerimonia di premiazione a un forum di discussione con politici, giudici, sociologi, che intervengono sulle tematiche sociali trattate nei corti.
Scuola di cinema e di convivenza civile
“La realizzazione di un corto sulla legalità – dichiara Sante Massimo Lamonaca, ideatore del progetto – si configura come un’attività esperienziale che mira a offrire strumenti efficaci per la comprensione del mondo circostante e di se stessi. L’affabulazione delle immagini, con tutto il suo percorso preparatorio, che va dalla scrittura del racconto, all’utilizzo di codici linguistico-espressivi propri del video, offre ai ragazzi, un’opportunità unica per esprimere emozioni e sensazioni, problematiche e riflessioni rintracciando al contempo, nell’atto medesimo del raccontare, principi espressivi e catartici”. Altrettanto entusiaste e pregne di significato le dichiarazioni della professoressa Marisa Somma, responsabile del progetto per l’Istituto genovesi di San Cipriano Picentino: “Affrontare lo scoglio di lavorare in un team formato in pochi giorni (visti i tempi ristretti di realizzazione), lavorare come una troupe (gli alunni coinvolti sono attori, macchinisti, truccatori), confrontarsi su tematiche importanti come il bullismo, convivere sul luogo di lavoro, rappresenta un’importante palestra di vita, un’educazione civica in fieri insomma”.
Scars – buona la prima
Grande soddisfazione è stata espressa dalla dirigente dell’Istituto Genovesi Angela Augusto, sempre sensibile alle tematiche sociali: “Anche quest’anno, in accordo con il Comune, abbiamo rinnovato la nostra collaborazione al Progetto Educazione alla Legalità, importante arricchimento della nostra programmazione educativa. Il processo di apprendimento può avviene in tanti modi, gli strumenti tecnologici e le risorse audiovisive sono ottimi mezzi per raggiungere la popolazione studentesca”.
“Accogliamo con entusiasmo la prima di Scars – ha dichiarato Sonia Alfano, sindaco di San Cipriano Picentino – è stata un’occasione per riunire la nostra comunità, non solo scolastica e per riflettere su fatti e temi che riguardano tutti noi, anche quando non siamo direttamente coinvolti. Oltre alle misure che conosciamo per combattere il bullismo, oggi vogliamo proporre questo metodo su cui lavorare insieme a tutte le componenti della società, un metodo che può essere molto vantaggioso per il settore dell’istruzione”.
Francesco Martini