Dopo la presentazione ufficiale a Matera e la prima tappa in Puglia, tocca alla Campania ospitare il PROGETTO RETE SITI UNESCO.
Il progetto, elaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia), abbraccia 14 siti Unesco del Meridione. Capofila è la Provincia di Matera; 4 le Province coinvolte: Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia, Salerno; 6 i Comuni: Alberobello, Benevento, Matera, Monte Sant’Angelo, Noto, Barumini; 2 Liberi Consorzi Comunali: Siracusa, Enna; 2 le Città Metropolitane: Città Metropolitana di Bari, Città Metropolitana di Palermo.
Per la Campania, i siti Unesco interessati sono: la Costiera Amalfitana (Sa), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Sa), il Complesso monumentale di Santa Sofia (Bn), la Reggia di Caserta con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (Ce).
Il progetto mira a promuovere i siti Unesco dei territori aderenti all’iniziativa, affinché questi possano diventare leva per lo sviluppo di tutta l’area. L’obiettivo è quello di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito UNESCO, al fine di promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand UNESCO, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.
“Sono molto soddisfatto – sottolinea il Presidente Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora – del lavoro svolto finora. […] È un progetto del Sud per il Sud, dove gli attori locali collaborano per valorizzare i loro territori aumentando il turismo sostenibile nell’area, e quindi creando vantaggi per l’economia locale. Non solo l’Italia è uno dei maggiori competitor nel settore del turismo culturale, in ragione del vastissimo patrimonio culturale che possiede. Nelle Province del Sud Italia questo immenso patrimonio è ancora fortemente sottoutilizzato ed è necessario sviluppare azioni forti capaci di imprimere una inversione di tendenza. Le Province che partecipano al progetto hanno già avviato, su questo tema, azioni di cooperazione e si sono riunite in Associazione – l’Associazione Province Unesco Sud Italia (che partecipa al progetto come partner) per creare condizioni di innovazione strutturale, per meglio tutelare l’interesse comune sul piano della valorizzazione dei siti e dei sistemi turistici locali, per rilanciare la governance a livello locale per il sistema turistico e rendere questi siti attrattori più forti. Il progetto rappresenta un’occasione per dare un impulso maggiore alla cooperazione e costruire i presupposti per poter, successivamente, ampliare e consolidare lo sviluppo del sistema turistico locale, che pone al centro l’esigenza di accrescere i flussi turistici verso le destinazioni dei siti Unesco, perché questi possano diventare leva per lo sviluppo di tutta l’area”.
Uno dei punti cardini del progetto è il Festival “#UNESCOfestivalexperience, il cui direttore artistico è Gaetano Stella. “Mi piace citare – spiega il direttore artistico – un elogio alla bellezza di Peppino Impastato “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. (…) È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore“. Questo viaggio di suggestioni ed emozioni nei siti Unesco, raccontando la storia dell’umanità, per me, rappresenta una speranza per un mondo migliore. Attraverso i miei spettacoli non racconterò una storia cristallizzata nel tempo che fu, ma la immaginerò in chiave moderna mettendo al centro di tutto l’uomo e la bellezza di ciò che lo circonda”.
“Finalmente – illustra Ciro Castaldo, referente provincia di Salerno del progetto Rete Siti Unesco – vediamo la concretizzazione del progetto stesso. Elaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia, con l’assistenza tecnica Associazione TECLA, e promosso dall’Upi, ha ricevuto i fondi del Decreto del Ministro del Turismo del 13 dicembre 2010 che finanzia servizi innovativi in favore dell’utenza turistica, su nuovi progetti presentati da singoli Enti pubblici territoriali. Da allora, però, sono passati molti, troppi anni. Presentato il 15 settembre 2011 al Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri da un partenariato composto da 15 Enti locali, vede la luce solo oggi. Nonostante l’alta valenza del progetto, tanto da essersi posizionato settimo tra più di 400 proposte pervenute, Rete Siti Unesco ha avuto una lunga e difficile gestazione. Bisogna ringraziare la Provincia di Matera e la provincia di Salerno che si sono prese la responsabilità di portare avanti una iniziativa così complessa e al tempo stesso sinergica per cinque regioni del Sud che vantano siti Unesco al proprio interno”.
“Il Progetto è già di per sé ampio e articolato, ma non potevamo– illustra Elena Salzano, Event Manager per Ediguida e Direttore Organizzativo Unesco Festival Experience – non andare oltre ai linguaggi convenzionali. Raccontare, insomma, la storia e la cultura, attraverso i nuovi linguaggi di oggi. Con il mio team, infatti, oltre a immaginare i siti Unesco declinati attraverso eventi di musica e teatro, abbiamo voluto rendere interattivi questi luoghi. Ecco che abbiamo organizzato delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguardano le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’#ufficiale dell’evento, #patrimonidelsud. In Puglia, con il primo appuntamento ai Trulli di Alberobello, “Aspettando il tramonto”, abbiamo registrato grande interesse. È fondamentale che il visitatore diventi cittadino temporaneo e si senta parte integrante del sito che scopre o riscopre e lo faccia proprio, comunicandolo in maniera diretta e virale. Per la Campania, le “Invasioni digitali” verranno ambientate, il 27 luglio alle ore 16, alla Reggia di Caserta con il Parco. Nella nostra invasione (durata 60-90 minuti) faremo tappa nei luoghi principali della Reggia, con alcune soste in punti particolarmente panoramici che ci permetteranno di effettuare anche alcune suggestive soste fotografiche. Per rendere ancora più fruibili i siti Unesco, abbiamo coinvolto anche i blogger dell’Associazione Italiana Travel Blogger i quali racconteranno queste cinque regioni italiane con le loro bellezze. Un social tour dal linguaggio moderno, ma sempre all’insegna della storia di queste terre magnifiche”.
Tra le attività messe in campo, meritano particolare attenzione il portale web Unesconet.net un contenitore di servizi e di informazioni che rispondono concretamente alle esigenze del turista, inclusi i turisti con bisogni speciali. La virtual app card, invece, è una card turistica virtuale integrata che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni, quali sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete.
I 14 siti UNESCO del progetto sono:
- I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT)
- La Costiera Amalfitana (SA)
- Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA)
- Il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN)
- La Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE)
- Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA)
- Siracusa e Le necropoli rupestri di Pantalica (SR)
- Le Città tardo barocche del Val di Noto (SR)
- La villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN)
- L’Area Archeologica Su Nuraxi di Barumini (VS)
- I trulli di Alberobello (BA)
- Castel del Monte (Andria – BT)
- Il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG)
- La Foresta Umbra (FG)
Il Comitato tecnico scientifico del progetto, organo di consulenza in relazione agli aspetti scientifici e di presidio di know how dei temi del progetto, è costituito da:
– Prof. Vittorio Sgarbi.
– Prof. Giovanni Ruggieri.
– Prof. Francesco Paolo Salcuni.
– Ing. Francesco Cipollone.