Trascrizioni: Italo Carrarini e la scrittura asemica

L’arte concettuale, l’arte non immediatamente comprensibile ad un pubblico non sempre “allenato” è una sfida per ogni galleria. 

Questa è la sfida a cui dall’11 Maggio (fino al 25 Maggio) si presta il “Civico 23” con Trascrizioni dell’artista Italo Carrarini. Originario di Tivoli, Carrarini porta al “Civico 23” la sua scrittura asemica: “la scrittura asemica è una scrittura che sposta il suo canale comunicativo dal piano semantico a quello iconico e gestuale, tuttavia ed allo stesso tempo, la sua scrittura è asemica solo parzialmente. È asemica nel fatto di essere una scrittura illeggibile, però lui aggiunge un quid in più: una trascrizione è una riscrittura di un testo, di un qualcosa già esistente ma, nel caso di Carrarini ed è qui che si trova il quid in più, infatti la parola “Trascrizioni” può essere letta come tra-scrizioni che definisce un qualcosa di transitorio e mutevole”.

Riscrittura e transitorietà sono le parole chiave per comprendere questa raccolta di opere di Carrarini ed il suo processo di realizzazione/creazione: l’artista è un avido ed appassionato lettore ed in questa raccolta ha ricopiato a mano frammenti di testi o libri che hanno segnato il suo percorso di lettore e che lui ha incamerato dentro di sé, sovrapponendone i passaggi. Ha fatto proprie quelle parole rimescolandole, sovrapponendole e sovra incidendole e creando un nuovo illeggibile. Ciò porta e comporta diversi momenti temporali della lettura e dell’azione/creazione e la dimensione temporale della lettura insieme all’idea dell’opera come esaurimento dei mezzi di costruzione sono centrali nell’opera e nell’attività di Carrarini. È un processo per nulla statico, ma che anzi comporta il continuo movimento e scambio tra il momento della codifica e quello della decodifica di un testo. Le “Trascrizioni” non diventano illeggibili dal principio, ma a seguito della ricopiatura e sovrapposizione dei diversi testi che rimangono sempre assolutamente fedeli al testo originale da cui provengono.

In questo movimento costante, in questo continuo processo di acquisizione e creazione di pacchetti di informazioni/testi, come si può non vedere il riflesso della nostra contemporaneità fatta di mezzi di informazione e social media che continuamente prendono, accorpano, scambiano e sovrappongono spesso le stesse informazioni e gli stessi eventi, rischiando di renderli illeggibili, incomprensibili? Con questa raccolta, Carrarini introduce la multipolarità ed allo stesso tempo la tridimensionalità del testo e nel testo e tutto ciò, riflette e rispecchia la nostra attuale società contemporanea: è una società che sovrappone se stessa in un continuo flusso di azioni e reazioni, letture e riletture che però rischiano di farle perdere l’identità che è propria di ogni singolo individuo; è una società dove la sovra-esposizione/sovra-posizione è costante anche a discapito della perdita della particolarità a favore dell’omologazione. L’opera di Carrarini segue e prosegue questa analisi, la incamera e la espone attraverso testi sovrapposti che provengono dalla sua passione per la lettura e che costituiscono, in questa raccolta, le fondamenta e lo strumento con cui comunicare la propria arte ed il proprio messaggio.

Chiara Avallone