Un allestimento permanente, aperto alla comunità universitaria e al territorio, presso l’Aula Magna “V. Buonocore” del campus di Fisciano.
Da ieri, mercoledì 2 ottobre, a Unisa è visitabile la mostra “Salerno in Particolare”. Frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale (DISPAC) dell’Università di Salerno e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, il lavoro espositivo è dedicato al Centro storico della città di Salerno, la sua immagine e i suoi racconti. La mostra offre un saggio della ricchezza culturale e artistica del centro antico della città di riferimento dell’Università di Salerno. Disposti su una grande cartografia del Centro storico, alcuni particolari significativi – reperti archeologici, dipinti, sculture, documenti – sono stati selezionati dai docenti del DISPAC per rendere evidente la pluralità di tempi e le trasformazioni che nel corso dei secoli hanno segnato Salerno e che contribuiscono a definire l’immagine attuale. Cartografia macro e cartografia interattiva, dettagli fotografici e reperti offrono sguardi inediti sul patrimonio culturale di Salerno.
Al taglio del nastro dell’esposizione il Magnifico Rettore Aurelio Tommasetti ha dichiarato: Un ringraziamento va a coloro i quali materialmente hanno lavorato affinché questa mostra venisse allestita qui in Ateneo. Dal Dipartimento Dispac all’Ufficio Tecnico di Ateneo e naturalmente ai partner di questo progetto, in primis la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno ed Avellino, il Comune di Salerno, Musei e Biblioteche della Provincia, la Curia Arcivescovile, il Mudif-Museo didattico della Fotografia. Questa mostra viene proprio dalla Soprintendenza dove è stata allestita nel 2016. L’intuito è stato quello di trovare qui in Ateneo una nuova location espositiva che desse la possibilità di garantire una fruizione permanente. Siamo nell’Aula Magna, il cuore dell’Ateneo, uno spazio sempre ricco di grandi eventi e di giovani. Offrire la possibilità di far vedere Salerno, la nostra città capoluogo, nei suoi vivi dettagli, fruibili anche attraverso le nuove tecnologie digitali credo sia una bella opportunità. Questa è l’Università che mi piace: un’istituzione promotrice di ricerca e cultura e a servizio del territorio. La nostra forza è il fattore Campus: riusciamo a mescolare, in modo naturale, i diversi saperi e dal confronto degli stessi, in questo caso quelli di area umanistica e quelli di area informatica, vengono fuori progetti di questo tipo, connubio di ricerca e innovazione. Credo che questa esposizione sia un atto di amore verso il nostro territorio. La mostra potrà essere visitata dalla nostra comunità, dai docenti internazionali in visita, dagli studenti della scuole e da tutti coloro che ogni giorno arrivano al nostro Campus.
Non è gratuito né normale che una Università scelga di ospitare nei propri spazi una mostra dedicata al territorio. E se questo è avvenuto è perché il nostro è un Ateneo aperto, un Ateneo che ha il senso della comunità, un campus città a sua volta ricco di particolari. L’allestimento di questa mostra è stata un’avventura coinvolgente – ha sancito il il Direttore del DISPAC Luca Cerchiai.
La coordinatrice del progetto Mariagiovanna Riitano ha evidenziato: Questa mostra rientra nell’ambito delle attività promosse dal Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali. Abbiamo lavorato in rete, mettendo insieme le competenze interne di Ateneo e quelle della città, affinché potessero fornirci tutte le informazioni necessarie per restituire un’immagine più completa possibile del Centro storico di Salerno. Con questo allestimento permanente in Ateneo mi auguro che la mostra possa avere un’attenzione plurale, dagli studenti, dalle scuole, dai docenti, dai visitatori.
La ricerca scientifica è sempre un’esperienza collettiva di discipline, saperi e valori umani. Questa mostra sarà una vetrina aperta, uno spazio di contatto che deve continuare a produrre ricerca, in relazione con il territorio, la città, la comunità: conclude Stefania Zuliani, curatrice della mostra insieme ad Antonella Trotta. Presente all’evento anche la responsabile Promozione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno ed Avellino, dott.ssa Anna De Martino.